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Migranti, i veri porti chiusi sono quelli di Malta: nel 2017 23 migranti, erano 2.008 nel 2013

Salvini non ha dubbi nel definire "un nuovo inizio", la scelta di non far attraccare in un porto italiano la nave Aquarius: i migranti saranno accolti da Valencia. Avramopoulos: "Da Spagna vera solidarietà, anche verso Ue"

La popolazione di Malta stimata nel 2016 è di 437mila abitanti. Nel 2011 erano 416.268 e, secondo i dati Unhcr, Malta contava tra gli stranieri che vivevano sull'isola 1041 provenienti dalla Somalia, 548 dall'Eritrea, 403 dalla Libia.

Unhcr stima che meno del 30% dei circa 19mila migranti che sono arrivati via mare dalla Libia dal 2012 al 2017 sia rimasto a Malta. I beneficiari della protezione hanno diritto a un passaporto e molti scelgono di lasciare Malta di loro iniziativa.

Oltre 2.800 beneficiari di protezione sono stati reinsediati o ricollocati negli Stati Uniti e in altri Paese Ue. Il numero degli arrivi via mare dal 2013, anno in cui furono 2.008, sono precipitati a 568 nel 2014, 104 nel 2015, 25 nel 2016, 23 nel 2017.

Migranti a Malta: i numeri dell'Onu

Una persona che arriva a Malta senza un valido passaporto o visto può essere arrestata secondo la legge maltese sull'immigrazione fino a 12 mesi, 18 in caso in cui la richiesta di asilo sia stata respinta. Se a una persona è accordata la protezione può temporaneamente risiedere in un centro aperto di accoglienza o vivere nella comunità.

Nel 2010 negli Open centre erano accolti in 2.220, poi i numeri sono diminuiti: 604 nel 2015, 673 nel 2016, 907 nel 2017. Secondo l'Aida, Asylum information database, ci sono 8 centri di accoglienza, open centre, a Malta, 6 gestiti dall'Awas, l'Agency for the welfare asylum seeking maltese, gli altri da ong, con una capacità (dato Awas) di 2.200 posti letto. Alcune ong poi usano sistemazioni in case private o alloggi. Nel 2013 (dati Unhcr) gli ultimi ricollocamenti in Ue, 20; da allora i ricollocamenti sono avvenuti solo verso gli Stati Uniti: 577 nel 2014, 568 nel 2015, 455 nel 2016, 171 nel 2017. Tra il 2016-2017 i ricollocamenti dalla Grecia, dall'Italia o da Paesi fuori Ue a Malta sono stati 168. I ritorni volontari nel Paese di origine sono stati 12 nel 2015, 72 nel 2014.

Aquarius: tutti gli aggiornamenti sulla nave dei migranti

Il premier maltese Joseph Muscat ha confermato come La Valletta invierà rifornimenti alla nave Aquarius dopo la decisione del premier Pedro Sanchez di accogliere i profughi raccolti a bordo dai soccorritori dell'ong Sos Mediterranee

"Dopo che l'Italia ha infranto le regole internazionali e ha causato uno stallo - spiega Muscat - Dovremo sederci e discutere su come evitare che ciò accada di nuovo. Si tratta di una questione europea".

Dell'urgenza di un dibattito comunitario parla anche il premier italiano Conte: " L'ho anticipato più volte, tengo a ripeterlo: vogliamo una modifica del regolamento di Dublino che sia veramente in direzione di un'Europa solidale".

Avramopoulos: "Da Spagna vera solidarietà, anche verso Ue"

"Accogliamo con favore la decisione del governo spagnolo di consentire l'attracco di Aquarius a Valencia per ragioni umanitarie". Lo scrive in un tweet Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per le politiche migratorie.

"Questa è vera solidarietà messa in pratica, sia nei confronti di queste persone disperate e vulnerabili che nei confronti degli altri stati membri dell'Unione Europea".

Migranti, Salvini: "Questo è un nuovo inizio"

Matteo Salvini, ministro dell'Interno, non ha dubbi nel definire "un nuovo inizio", la scelta di non far attraccare in un porto italiano la nave Aquarius, i migranti saranno accolti da Valencia. "I miei predecessori non avevano ritenuto di alzare i toni in maniera costruttiva", spiega il segretario della Lega che rimarca come sulla questione il governo si sia mostrato "compatto, alla faccia di chi cercava spaccature tra Lega e 5 Stelle.

"Abbiamo segnato un punto a nostro favore, non è la fine di nulla nel senso che un'altra nave Ong si trova a 28 miglia dalla Libia in attesa del suo ricco carico di esseri umani, evidentemente qualora facesse questo carico continueremmo la nostra linea di buonsenso e condivisione", evidenzia Salvini che si dice pronto a ripetere la scelta di chiudere i porti.

"Tutte queste Ong non hanno una sola bandiera Italia, c'è mezza Europa lì dentro ma a farcene carico siamo soli noi", per questo occorre "costruire una nuova Europa fondata su solidarietà vera e non a parole. Sono contento di essermi fatto carico di aprire questo squarcio di giustizia", dice Salvini da 9 giorni a lavoro come ministro dell'Interno.

Due i fronti su cui è pronto a operare: "i costi che i cittadini italiani sostengono per questo esercito di finti profughi" e i tempi "di smaltimento che oggi arrivano a tre anni dallo sbarco. Lavoriamo a garanzia dei rifugiati veri". Salvini è fiero di aver aperto un confronto a livello europeo, perché è "l'Italia non può continuare a sostenere da sola questo peso enorme".

Toninelli: "Spira già un vento nuovo"

"Ringraziamo davvero la Spagna e il premier Pedro Sanchez che hanno deciso di accogliere la nave Aquarius. È il segno di un nuovo vento di solidarietà e condivisione che spira in Europa su questa emergenza. Ci siamo insediati da pochi giorni e già la musica sta cambiando. Con i ministri Moavero Milanesi e Salvini porteremo in Europa il tema della cooperazione tra Stati nel Mediterraneo". Lo dice in una nota il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli.

"L'Italia non si tira mai indietro quando si tratta di salvare vite umane, ma chiede agli altri di fare lo stesso, anche allo scopo di garantire una migliore accoglienza e un miglior trattamento ai naufraghi che arrivano sulle nostre coste. Il vero obiettivo, comunque, è quello di far sì che il nuovo modello di cooperazione risolva il problema alla radice, nei luoghi di provenienza, evitando il piu' possibile la partenza delle imbarcazioni alla volta della sponda nord del nostro mare".


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