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Turchia sotto attacco: una scia di sangue lunga un anno

Diversi attentati, un colpo di Stato fallito e un ambasciatore russo ucciso durante un evento pubblico nell'anno che Erdogan si è appena lasciato alle spalle

Polizia turca schierata a Istanbul dopo l'attentato di Capodanno | Ansa

L’attacco alla discoteca Reina di Istanbul è solo l’ultimo dei tanti fatti di sangue che hanno colpito la Turchia nel corso del 2016.

"Come nazione ci batteremo fino all'ultimo non solo contro gli attentati dei gruppi terroristici e le forze che li sostengono, ma anche contro i loro attacchi economici, politici e sociali", ha detto il presidente turco Recep Tayyp Erdogan commentando la strage di Capodanno in un night club. "Colpiscono i civili. Noi ci manterremo calmi come nazione, stando ancora più vicini e non cederemo ai loro sporchi giochi", ha poi aggiunto.

Il 2016 è stato un annus horribilis per il Paese sul Bosforo. Un anno scandito da diversi attentati, un colpo di Stato fallito e un ambasciatore russo ucciso durante un evento pubblico.

- 17 febbraio: una potente autobomba contro un convoglio militare fa strage in pieno centro ad Ankara: 28 morti e oltre 60 feriti.

- 13 marzo: nuova autobomba guidata da un kamikaze esplode nell'affollato centro di Ankara nell'ora di punta serale vicino ad un autobus nell'affollato centro uccidendo 38 persone. Il governo accusa il Pkk e bombarda i curdi in Iraq.

- 28 giugno: attacco con un ordigno e uomini armati all'aeroporto Ataturk di Istanbul: 42 morti. La strage viene attribuita all'Isis.

- 15 luglio: fallisce un golpe militare. Il presidente Erdogan rientra a Istanbul dove viene accolto da un bagno di folla. Decisivo il ruolo della polizia. Il Paese ha sfiorato la guerra civile e il bilancio è drammatico: i morti sono 265 solo nelle prime 24 ore. Arrestati quasi tremila militari, il governo non esclude la reintroduzione della pena di morte. Alcuni golpisti fuggiti in Grecia: saranno estradati. Ankara rimuove 2.745 giudici.

- 20 agosto: un kamikaze minorenne si fa esplodere a un matrimonio a Gaziantep, uccidendo 51 persone, fra cui almeno una trentina fra bambini e ragazzini. Incolpato l'Isis.

- 9 ottobre: miliziani curdi attaccano una base dell'esercito turco nella provincia sudorientale di Hakkari, al confine con l'Iraq, ma vengono respinti: diciotto soldati uccisi.

- 10 dicembre: doppio attacco dinamitardo fuori dallo stadio di calcio del Besiktas, vicino al night club Reina, uccidendo 44 persone. Rivendica un gruppo curdo Tak (Falchi per la liberazione del Kurdistan).

- 19 dicembre: l'ambasciatore russo in Turchia, Andrei Karlov, viene ucciso a colpi d'arma da fuoco in un agguato ad Ankara. Fonti di Mosca, citate dai media locali, hanno precisato che il diplomatico stava tenendo un discorso a una mostra fotografica quando è stato aggredito. Altre tre persone ferite. L'aggressore, che parlava di vendetta per la Siria, è stato poi ucciso dalla polizia.

- 1 gennaio 2017: uno o forse più terroristi vestiti da Babbo Natale sparano all'impazzata contro la folla nella discoteca Reina a Istanbul, la notte di Capodanno, uccidendo almeno 39 persone, fra cui quindici stranieri, e ferendone altre decine.
 


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