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May promette: "I cittadini europei potranno restare in Gran Bretagna dopo la Brexit"

Alla vigilia del Consiglio europeo di oggi e domani a Bruxelles la premier britannica Theresa May si è impegnata a difendere i diritti dei cittadini europei che vivono nel Regno Unito anche dopo la Brexit

La premier britannica Theresa May si è impegnata a difendere i diritti dei cittadini europei che vivono nel Regno unito anche dopo la Brexit. In una lettera pubblica sul suo profilo Facebook, alla vigilia del Consiglio europeo di oggi e domani a Bruxelles, il capo del governo di Londra ha garantito che i diritti dei cittadini Ue rappresentano "una priorità" e che su questo tema si è "vicini a un accordo".

"I cittadini dell'Ue che vivono nel Regno Unito hanno dato un contributo enorme al nostro Paese, vogliamo che rimangano con le loro famiglie. Non potrei essere più chiara: i cittadini dell'Ue che vivono legalmente nel Regno Unito potranno rimanere".

Oggi intanto, al Consiglio Ue, la premier britannica chiederà ai leader dell'Ue di dare nuovo impulso ai negoziati sulla Brexit e di cominciare a riflettere sul futuro accordo commerciale con il Regno unito e su un periodo di transizione post Brexit nel 2019.

Brexit, i punti più caldi della trattativa

May si è impegnata a rendere il più semplice possibile per i cittadini dell'Unione europea la permanenza nel Regno Unito dopo l'uscita dall'Ue. L'Ue ritiene che non ci sono ancora abbastanza progressi nei negoziati per passare alla fase successiva sulle relazioni future. Theresa May, però, "li incoraggerà a spostare i colloqui sulla prossima fase, quella sul futuro partenariato e su un periodo di transizione, in modo che siano pronti ad impegnarsi in quella discussione il più presto possibile", ha dichiarato un alto funzionario del governo britannico.

Il primo ministro ha insistito sul fatto che il procedimento per chiedere e ottenere la residenza permanente nel Regno Unito per i cittadini stranieri sarà "semplificato" e il costo sarà "il più basso possibile". Secondo May, citata dalla Bbc, i rappresentanti dei cittadini dell'Ue si riuniranno in un "gruppo di utenti" che ci occuperà di tutti i problemi del sistema.

"So che c'è un'ansia reale su come sarà attuato l'accordo. La gente è preoccupata per il fatto che il processo sarà complicato e burocratico e porterà ostacoli difficili da superare. Voglio rassicurare. Stiamo sviluppando un processo digitale semplificato per coloro che chiedono di rimanere nel Regno Unito in futuro. Questo processo sarà progettato con gli utenti e saremo impegnati con loro in ogni passo".

Per semplificare, la premier britannica ha dichiarato di essere impegnata a mettere "prima le persone" nell'agenda dei negoziati, chiedendo parità di trattamento anche per i cittadini britannici che decideranno di rimanere nei Paesi del blocco europeo.

"So che entrambe le parti prenderanno in considerazione le proposte dell'altro con una mente aperta e con flessibilità e creatività. Sono sicura che possiamo concludere le nostre discussioni sui diritti dei cittadini nelle prossime settimane".

Vertice Ue su migranti, sicurezza, commercio e Brexit

A Bruxelles si è aperto il Consiglio europeo di Ottobre, in cui i capi di Stato e di governo dell'Ue (per l'Italia ci sarà il premier Paolo Gentiloni) discuteranno della crisi migratoria, dei passi avanti verso una maggiore integrazione nel settore della sicurezza e difesa, dell'economia digitale, dei temi caldi di politica estera (accordo nucleare con l'Iran, sviluppi preoccupanti in Nord Corea, e crisi nei rapporti con la Turchia); inoltre, il presidente francese Emmanuel Macron farà una relazione per spiegare al sua visione su una politica commerciale "che protegga" di più i cittadini europei, nel quadro dei negoziati in corso per i nuovi accordi di liberalizzazione degli scambi (soprattutto quello con il Mercosur), e la premier britannica Theresa May presenterà delle "riflessioni" sullo stato (non brillante) dei negoziati per la Brexit.

Domani mattina, dopo una prima colazione di lavoro a 28 in cui si parlerà dell'"Agenda dei leader", la May lascerà la riunione per permettere ai Ventisette di parlare più in dettaglio e delle prospettive del negoziato di divorzio di Londra dall'Unione, e anche per fare il punto, sulla base di una relazione del presidente di turno del Consiglio Ue, l'estone Juri Ratas, del processo in corso per selezionare i paesi candidati a ospitare le due agenzie comunitarie oggi a Londra, l'Agenzia bancaria europea (Eba) e l'Agenzia del farmaco, per la quale è in corsa Milano.

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