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Covid a Shanghai, i cittadini costretti a lasciare le loro case

La misura ha alimentato la rabbia dei residenti che si sono scontrati con gli agenti di polizia

A Shanghai, la città cinese in lockdown generale dallo scorso 5 aprile, sale la tensione tra i 26 milioni di residenti. Diversi video circolati su Weibo, il twitter in mandarino, mostrano scene drammatiche di proteste che ci sono state nella giornata di ieri 14 aprile, dopo la decisione delle autorità di utilizzare per l’isolamento di persone positive al Covid alcune unità abitative nel complesso residenziale di Zhangjiang Nashi. La misura è stata ufficializzata la settimana scorsa, quando le autorità di Shanghai hanno ordinato a 39 famiglie di lasciare temporaneamente il compound residenziale in cui abitano, "al fine di soddisfare le esigenze di prevenzione e controllo dell'epidemia". Il gruppo Zhangjiang, proprietario del complesso residenziale, ha risarcito gli inquilini e ha messo a disposizione per il loro trasferimento altre unità abitative nello stesso compound.

Come si vede in uno dei filmati diventati virali sui social media, i residenti protestano all’esterno del complesso abitativo contro il provvedimento che prevede la cessione delle loro abitazioni per ampliare il numero dei posti letto per i positivi costretti all’isolamento.

Un’altra clip che è diventata virale, a dispetto della censura, mostra lo scontro tra polizia e cittadini che cercano di rompere i blocchi delle barricate, finendo per essere arrestati e portati via da agenti in tuta bianca protettiva. In sottofondo si sentono le urla e i pianti delle persone, segno di un crescente malcontento in città.

L’operazione ha alimentato il malcontento dei residenti di Shanghai. Sui social network cinesi, i cittadini dell’hub commerciale cinese hanno sfogato la loro rabbia per la misur considerata troppo dura. La macchina censoria cinese è intervenuta rapidamente per cancellare dal web i video degli scontri tra agenti di polizia e residenti del complesso di appartamenti. Ma nonostante gli sforzi per mettere a tacere il malcontento espresso online, video sull’episodio vengono ancora condivisi dai cittadini anche su piattaforme inaccessibili in Cina (altrimenti possibile con il Vpn), come Twitter e Facebook.

Lockdown a Shanghai, rabbia per mancanza di cibo e restrizioni

Nelle ultime 24 ore Shanghai ha registrato un leggero calo delle nuove infezioni, con oltre 23mila casi, rispetto ai 27mila del giorno precedente. Le autorità cinesi non fanno passi indietro sulla politica “zero Covid” e stanno allestendo in città più di cento nuove strutture di quarantena per i positivi asintomatici.


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