Mondo

Mancano solo tre minuti alla fine del mondo

Il Bulletin of the Atomic Scientist, rivista che tratta temi di politica e sicurezza globale, ha avvicinato le lancette del Doomsday clock alla mezzanotte, l'ora dell'Apocalisse. Dal 1984, ed eravamo in piena Guerra Fredda, la minaccia di una catastrofe mondiale non era tanto vicina. Colpa del cambiamento climatico e delle minacce nucleari

Anno 1947. Il Bulletin of the Atomic Scientist, una rivista che tratta temi di politica e sicurezza globale fondata a Chicago nel 1945, fonda il Doomsday Clock, "l'orologio dell'apocalisse". Anno 1953. Gli Stati Uniti testano la bomba a idrogeno. "Mancano solo due minuti alla fine del mondo". Piano piano il tempo che manca all'Apocalisse è aumentato e nel 1991, alla fine della Guerra Fredda, mancavano "ben" 17 minuti alla fine del mondo. Insomma, c'era tempo.

Oggi, però, il tempo sta per finire. La Terra si trova a soli tre minuti dalla sua fine. Tutta colpa dei cambiamenti climatici e dalla minaccia nucleare. Certo, i minuti sono simbolici, ma dietro la decisione di abbassare o alzare il tempo del "final countdown" c'è un gruppo di ricercatori che analizza la sicurezza globale e decide, con il contributo di 17 premi Nobel, di anno in anno se allontanare o avvicinare le lancette alla mezzanotte. Alla fine del mondo.

Anno 2015. "Il cambiamento climatico non controllato e il nuovo sviluppo di armi nucleari sono minacce sempre più concrete per la sopravvivenza dell'umanità". A questo, si aggiunge il fallimento delle politiche dei leader, "incapaci di proteggere i cittadini da una potenziale catastrofe". Risultato: "L'orologio fa tic tac ed è solo a tre minuti dalla mezzanotte". Fino a ieri era a cinque minuti. Tutta colpa dei leader internazionali "che non riescono a svolgere il loro dovere più importante, garantire e preservare la salute e la vitalità della civiltà umana".

L'OROLOGIO - Il Doomsday Clock è stato creato nel 1947 dal Bulletin of the Atomic Scientists - una rivista che tratta temi di politica e sicurezza globale fondata a Chicago nel 1945 - e le decisioni sul suo movimento vengono prese da un gruppo di scienziati, tra i quali 17 premi Nobel. Nel corso della sua storia il suo orario è stato cambiato 22 volte: la volta in cui si è maggiormente avvicinato alla mezzanotte dell'umanità è stato il 1953 - due minuti prima - quando gli Stati Uniti hanno testato la bomba a idrogeno.  I fondatori del Bulletin - un gruppo di ricercatori di Chicago che avevano lavorato al Progetto Manhattan, lo studio che portò alla creazione della prima bomba atomica nel corso della Seconda guerra mondiale - decisero di creare il Doomsday Clock per le preoccupazioni sui danni che avrebbe potuto creare l'ordigno all'umanità.

"C'E' ANCORA TEMPO PER AGIRE" - "Anche se c'è ancora tempo per agire e passi significativi possono essere presi, questi devono arrivare presto - molto presto - per evitare la catastrofe", ha detto Kennette Benedict, direttore e editore della rivista, aggiungendo: "I leader mondiali hanno fallito nella velocità e nella scala richiesta per dare una risposta e proteggere i cittadini da una potenziale catastrofe".


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