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Egitto, Fratelli Musulmani: Mossad dietro al blitz nel Sinai

Secondo l'organizzazione religiosa, è arrivato il momento di "rivedere le clausole dell'accordo" di pace tra i due Paesi. Tel Aviv: "assurdità"

Mohammed Morsi si trova in queste ore ad affrontare la sua prima vera sfida come presidente egiziano nell'ambito della politica estera. Il blitz di un commando jihadista avvenuto nel Sinai, al confine con Israele, e nel quale sono morti ben 16 militari, potrebbe incrinare ulteriormente i rapporti con Tel Aviv

Accuse al Mossad - Con un comunicato pubblicato sul proprio sito internet, i Fratelli Musulmani, vicini al presidente, hanno dichiarato che l'attacco “potrebbe essere attribuito al Mossad”, l'organizzazione di intelligence israeliana, come si legge sul quotidiano francese Le Figaro

L'associazione religiosa ha voluto inoltre sottolineare la necessità di  “rivedere le clausole dell'accordo firmato tra noi e l'entità sionista”, facendo quindi riferimento agli accordi di Camp David del 1978. 

Anche l'organizzazione palestinese di Hamas ha ribadito quanto detto dai Fratelli Musulmani. “Israele è responsabile, in un modo o nell'altro, di questo attacco che ha messo in imbarazzo la leadership egiziana e che ha creato nuovi problemi al confine, con l'obiettivo di far fallire gli sforzi per mettere fine all'assedio israeliano nella striscia di Gaza” ha spiegato Ismail Haniya, primo ministro dell'Autorità Nazionale Palestinese, come riferisce la Bbc.

La risposta di Tel Aviv non si è però fatta attendere. “La stessa persona che proferisce queste accuse, quando si guarda allo specchio, non crede alle assurdità che dice”. Con queste parole il portavoce del ministro degli Esteri israeliano ha liquidato le dichiarazioni dei Fratelli Musulmani. 

Attacchi strumentali - Non mancano però coloro che mettono in guardia da possibili attacchi strumentali volti a dividere gli egiziani dai palestinesi della Striscia di Gaza. Tra questi vi sono anche Ahmad el Tayyeb, imam della moschea di al Azhar, e Mohamed Sobeih, segretario aggiunto della Lega Araba per i palestinesi, che ha chiesto ad Hamas di “cooperare sinceramente per individuare e perseguire i colpevoli ed evitare che episodi simili si ripetano con un controllo fermo delle frontiere”, come si legge sull'Ansa

Intanto, come conseguenza del blitz, il Cairo ha deciso di chiudere per un “tempo indeterminato” il valico di Rafah, l'unico varco non controllato da Israele e che permette il passaggio tra la Striscia di Gaza e l'Egitto. 


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