Mondo

La foto simbolo dell'ultimo soldato americano che lascia Kabul

L'istantanea pubblicata su Twitter dal Dipartimento della Difesa statunitense è già nella storia. L'Afghanistan ora è anche "ufficialmente" in mano ai Talebani, che festeggiano all'aeroporto: "L'Emirato islamico è una nazione libera e sovrana"

La foto è destinata a restare nella storia. L'ultimo soldato americano a lasciare l'Afghanistan è il Maggiore Generale Chris Donahue: lo twitta "ufficialmente", con foto, il Dipartimento della Difesa di Washington: toni bassi in ogni caso per quella che è a tutti gli effetti una sconfitta politica e militare della superpotenza. Ieri sera l'ultimo aereo militare Usa è decollato dalla capitale Kabul.

L'Afghanistan in mano ai talebani

La partenza degli Stati Uniti segna la fine di un'uscita tesa dalla guerra più lunga della storia statunitense: è la prima volta in quasi 20 anni che gli Usa e i loro alleati non hanno truppe sul campo in Afghanistan. Le operazioni si sono dunque concluse con un giorno di anticipo rispetto alla data fissata dal presidente Joe Biden. Nelle ultime 24 ore sono state evacuate da Kabul circa 1.200 persone, come comunicato dalla Casa Bianca.

"La nostra presenza militare ventennale in Afghanistan è terminata" ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. "Voglio ringraziare i nostri comandanti e gli uomini e le donne che prestano servizio sotto di loro per l'esecuzione della pericolosa evacuazione dall'Afghanistan come previsto - nelle prime ore del mattino del 31 agosto, ora di Kabul - senza ulteriori perdite di vite americane", ha sottolineato Biden. "Gli ultimi 17 giorni hanno visto le nostre truppe eseguire il più grande ponte aereo nella storia degli Stati Uniti, evacuando oltre 120.000 cittadini statunitensi, cittadini dei nostri alleati e alleati afgani degli Stati Uniti. Lo hanno fatto con coraggio, professionalità e determinazione senza pari".

Uomini armati talebani sono entrati simbolicamente nella mattinata di oggi all'aeroporto internazionale Hamid Karzai di Kabul, in Afghanistan, per celebrare il ritiro degli ultimi militari americani. Tra di loro anche il portavoce Zabihullah Mujahid, che ha tenuto una conferenza stampa. "Questa vittoria appartiene a tutti noi - ha dichiarato -, l'Emirato islamico è una nazione libera e sovrana". La "sconfitta" degli Usa rappresenta "una grande lezione per tutti gli altri invasori e per le nostre generazioni future" oltre che "per il mondo intero", ha aggiunto, continuando: "Vogliamo avere buoni rapporti con gli Stati Uniti e con il mondo intero. Apriremo a relazioni diplomatiche con tutti". L'emittente al-Jazeera descrive "una situazione calma" a Kabul dopo il pieno ritiro Usa e dopo la notte di festa.

I talebani hanno dispiegato forze speciali allo scalo internazionale Hamid Karzai con l'obiettivo di mettere ''in sicurezza l'aeroporto'' ha aggiunto Zabihullah Mujahid. ''Siamo in grado di garantire la sicurezza dell'aeroporto. Presto tutto tornerà alla normalità. Le forze americane hanno lasciato un gran caos all'aeroporto. Si tratta di una questione tecnica e ci vuole del tempo per risolverla. Sono in atto sforzi per riprendere i voli commerciali'', ha spiegato Mujahid. La ripresa dei voli commerciali è un segnale di normalizzazione fondamentale al quale puntano a breve termine i talebani.

Lo spostamento della sede diplomatica Usa in Qatar

Il segretario di stato Antony Blinken comunica lo spostamento della sede diplomatica a Doha, in Qatar, e si dice disponibile a lavorare con i talebani "se manterranno gli impegn".

L'esercito americano ha reso inutilizzabili i veicoli blindati e un sistema di difesa antimissilistica che si trovano all'aeroporto di Kabul prima di lasciare il Paese nella notte tra lunedì e martedì. Lo ha reso noto il numero uno del comando centrale dell'esercito americano, il generale Kenneth McKenzie che ha detto alla stampa che i soldati americani hanno "demilitarizzato" l'area. Oltre ai blindati sono stati messi fuori uso anche 73 aerei che "non voleranno mai più" non "potranno essere utilizzati" da nessuno.

Kabul, lunghe file davanti alle banche per ritirare contanti

Anche oggi a Kabul si registrano lunghe file dinanzi alle banche per ritirare contanti. Nei video che circolano su Twitter, si vedono le persone accalcarsi dinanzi ai bancomat della New Kabul Bank o della Azizi Bank. Per tutti il ritiro dei soldi è limitato e di fatto non è possibile prelevare piu' di 200 dollari a settimana. Le banche di Kabul hanno riaperto neanche una settimana fa e nei giorni scorsi ci sono state anche proteste.

È partito l'ultimo aereo statunitense da Kabul


Si parla di