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Gaza, è allarme: "Chi ha promesso soldi per la ricostruzione è sparito"

Le ong che operano della Striscia denunciano: "Sei mesi fa promisero miliardi di dollari ma la maggior parte dei fondi necessari non è mai arrivata". Ora la situazione è drammatica: "Gaza è sempre più isolata"

UN MURALE DELL'ARTISTA BRITANNICO NELLA STRISCIA DI GAZA

Sei mesi dopo la promessa di miliardi di dollari per la ricostruzione della Striscia di Gaza, la maggior parte dei fondi non è ancora disponibile e la ricostruzione procede a rilento. "Se non cambiamo subito corso per affrontare le questioni cruciali, la situazione a Gaza continuerà soltanto a peggiorare - ha denunciato oggi un gruppo di ong - senza stabilità economica, sociale e politica un riaccedersi del conflitto, con i conseguenti cicli di danni e ricostruzione finanziata dai donatori, è inevitabile".

Alla conferenza del Cairo vennero promessi circa 5,4 miliardi di dollari di aiuti a Gaza, dopo 50 giorni di guerra costati la vita a 2.200 palestinesi e 73 israeliani. "Sei mesi dopo, la ricostruzione e la riabilitazione sono a malapena iniziate, nessuno è chiamato a rispondere delle violazioni del diritto internazionale e Gaza rimane isolata dalla Cisgiordania", si legge nel rapporto redatto dalle principali ong, quali Care International, Oxfam, Save the Children e Norwegian Refugee Council.

"I donatori dovrebbero rispettare le promesse fatte alla conferenza del Cairo e procedere con i progetti di ricostruzione e riabilitazione a Gaza", si legge ancora nel rapporto, sollecitando la piena disponbilità dei fondi per la ricostruzione edilizia. Furono 12.400 le case distrutte e 160 mila quelle danneggiate durante il conflitto che costrinse un terzo della popolazione di Gaza (1,7 milioni) ad abbandonare la propria abitazione e lasciò senzatetto altre centomila persone.

Secondo la denuncia delle ong, solo il 26,8% dei fondi destinati alla ricostruzione è stato sbloccato, ma "anche se certi progetti di ricostruzione di Gaza sono stati finanziati, non sono ancora iniziati a causa del blocco imposto alla Striscia di Gaza" da Israele. 


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