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I paesi Islamici rispondono a Trump: "Gerusalemme Est capitale della Palestina"

Il presidente turco Erdogan ha sollecitato il riconoscimento di Gerusalemme Est, occupata, come "capitale della Palestina". Il leader dell'Anp Abu Mazen ha avvertito che non potrà esserci pace in Medio Oriente finchè un simile passo non sarà fatto

Il leader turco Erdogan con il presidente dell'Olp Abu Mazen

"Proclamiamo Gerusalemme Est capitale dello Stato di Palestina e lanciamo una appello agli altri Paesi a riconoscere lo Stato di Palestina e Gerusalemme Est come sua capitale". Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan chiude il vertice dell'organizzazione per la Cooperazione dei Paesi Islamici da lui stesso convocato "d'urgenza" a Istanbul.

L'Organizzazione per la Cooperazione dei Paesi Islamici chiede al mondo di riconoscere Gerusalemme Est come capitale dello Stato palestinese

"Non è accettabile qualsiasi decisione che punti a mutare lo status di Gerusalemme. Per questo motivo il vertice arriva in un momento critico e assume un significato storico. Oggi abbiamo mostrato al mondo l'unita' del mondo islamico. Il presidente americano Donald Trump ha trovato fin dal primo momento l'opposizione di tutto il mondo, non solo islamico. La sua decisione getta nel caos la regione, dà forza ai fanatici e mette fine al processo di pace. Una decisione che esclude gli Stati Uniti dal ruolo di mediazione". 

In un discorso infuocato, Abu Mazen ha avvertito che gli Stati Uniti hanno perso il loro ruolo di mediatore nel processo di pace tra Israele e i palestinesi, denunciando i pregiudizi di Washington a favore dello stato ebraico.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato oggi il suo omologo americano Donald Trump di "mentalità sionista", dopo il riconoscimento Usa di Gerusalemme come capitale d'Israele.

Erdogan - che si considera come il portabandiera della causa palestinese - ha denunciato Israele come uno stato "di occupazione" e "terroristico", in una nuova diatriba contro la leadership israeliana.

Il reale proprietario di queste terre è la Palestina. Trump vuole che tutto questo sia di Israele", ha detto Erdogan chiudendo il vertice di oggi a Istanbul dell'Organizzazione per la cooperazione islamica. "Questo è il prodotto di una mentalità evangelica e sionista", ha aggiunto il capo dello Stato turco riferendosi all'inquilino della Casa Bianca, aggiungendo che gli Stati uniti non possono più essere un mediatore nel conflitto israelo-palestinese.

Era stato proprio Erdogan a convocare la riunione d'emergenza dell'Organizzazione della Cooperazione Islamica (Oic), per cercare una risposta coordinata al riconoscimento - da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump - di Gerusalemme come capitale di Israele.

Custode Santo Sepolcro rifiuta di incontrare vice presidente Usa 

Il custode della Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Adeeb Jawad Joudeh, ha deciso di non incontrare il vice presidente americano Mike Pence la settimana prossima in risposta al riconoscimento di Donald Trump di Gerusalemme come capitale di Israele.

"Abbiamo saputo che il vice presidente Pence intende effettuare una visita formale nella basilica e mi ha chiesto di dargli il benvenuto", ha detto Joudeh al Jerusalem Post online, aggiungendo che lui si "rifiuta categoricamente" di farlo. "Non sarò presente in chiesa durante la sua visita in segno di condanna del riconoscimento del presidente Usa Donald Trump di Gerusalemme come capitale di Israele".

"Noi, la famiglia Joudeh, abbiamo in custodia le chiavi della basilica da 850 anni", ha aggiunto. "Fino ad oggi abbiamo onorato tutti i nostri impegni e accolto tutti i personaggi politici, religiosi e internazionali che ce lo hanno chiesto", ha concluso.
 


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