La giornalista multata per un commento contro l'esercito russo
Marina Ovsyannikova aveva già protestato in diretta televisiva contro l'invasione dell'Ucraina
Marina Ovsyannikova, la giornalista 44enne russa che a metà marzo era stata arrestata per aver esposto un cartello in diretta durante il tg della tv russa Canale 1 per protestare contro la guerra in Ucraina, è stata multata per circa 780 euro per aver pubblicato online un commento contro l'esercito russo. Nello specifico, Ovsyannikova aveva scritto che "i responsabili della guerra finiranno sul banco degli imputati di un tribunale internazionale".
La multa è stata decisa da un tribunale dopo una rapida udienza e fa riferimento a una legge che esiste in Russia da marzo, poco dopo l'inizio dell'invasione in Ucraina, e che vieta ai cittadini di screditare le truppe di Mosca. Nel corso dell'udienza, Marina Ovsyannikova ha detto davanti alla corte che quel processo era stato messo in piedi solo per intimidire lei e quelli come lei che si oppongono alla guerra in Ucraina, e che presenterà ricorso in appello.
Dopo il primo arresto a marzo - dopo il quale era stata liberata e multata per circa 480 euro -, dieci giorni fa la donna era stata arrestata una seconda volta ed era stata trattenuta qualche ora in un commissariato di Mosca per aver esposto un cartello di protesta davanti al Cremlino. Ad agosto dovrà presenziare a un'udienza su un altro caso, anche questo legato a un suo post pubblicato online.
Marina Ovsyannikova, 44 anni, ha studiato alla Kuban State University e all'Accademia presidenziale di economia nazionale e pubblica amministrazione e si è laureata presso la Presidential academy nel 2005. In seguito la giornalista ha lavorato per diversi anni per la televisione di Stato russa, dopo l'esperienza con Kuban tv.
Marina Ovsyannikova protesta contro Putin durante la diretta del tg russo