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Graziato il killer della giornalista Anna Politkovskaya: il "premio" per aver combattuto contro l'Ucraina

Sergey Khadzhikurbanov condannato a 20 anni di prigione per il coinvolgimento nell'omicidio della giornalista avvenuto nel giugno del 2014. La conferma del consigliere ucraino Gerashenko: "Dopo aver partecipato all'operazione speciale russa in Ucraina ha ottenuto la grazia"

Sergey Khadzhikurbanov e, nel riquadro, la giornalista Anna Politkovskaya

È tornato in libertà Sergey Khadzhikurbanov, l'uomo condannato a 20 anni di carcere per l'omicidio della giornalista Anna Politkovskaya. Il killer ha ricevuto la grazia dopo aver partecipato all'operazione "speciale" russa in Ucraina. La notizia è stata confermata attraverso un lungo post su X (ex Twitter) da Anton Gerashenko, consigliere del ministero dell'Interno di Kiev: "Khadzhikurbanov, ex detective del Dipartimento per il controllo della criminalità organizzata, ha partecipato all'invasione sul territorio ucraino ed è stato graziato".

Gerashenko nel post cita quanto riferito dal legale dell'ex agente, l'avvocato Aleksey Mikhalchik. Khadzhikurbanov ha partecipato all'operazione come detenuto, poi è stato graziato e adesso ha firmato un contratto con il ministero della Difesa: "Ha lavorato nelle forze speciali negli anni '90, ha esperienza ed è probabilmente per questo che gli è stata immediatamente offerta una posizione di comando".

Anna Politkovskaya, giornalista della Novaya Gazeta, nota per le sue denunce sulla seconda guerra cecena e le critiche a Vladimir Putin, venne uccisa a Mosca il 7 ottobre del 2006. Nel giugno del 2014 vennero condannati cinque ceceni come esecutori e organizzatori, oltre a Khadzhikurbanov, condannato come intermediario. "Gli organizzatori dell'assassinio di Anna Politkovskaja sono eroi della Russia - scrive ancora Gerashenko sui social -. Il mandante dell'omicidio è ancora sconosciuto. Ma sono certo che il suo nome verrà presto detto ad altra voce". Nel suo libro "La Russia di Putin", Anna Politkovskaya aveva definito il presidente russo cinico, bugiardo e razzista. Parole che forse le sono costate la vita.

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