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Meloni e Kishida aprono il G7: tra i temi sanzioni a Mosca e tensioni con la Cina

I leader dei Sette grandi potrebbero sottoscrivere infatti una dichiarazione congiunta che includa una nuova condanna a Mosca per l'invasione in Ucraina

Presidente Giorgia Meloni all'Incontro bilaterale con Primo Ministro Giapponese Kishida (Fonte: LaPresse)

Dopo uno scalo tecnico in Alaska, la premier Giorgia Meloni è atterrata a Hiroshima, la città giapponese che da domani fino al 21 maggio accoglierà i leader dei paesi del G7 per il summit che si concentrerà sulla guerra in Ucraina, con il rafforzamento delle sanzioni contro la Russia, ma anche sulle tensioni con la Cina.

I temi caldi del vertice dei Sette grandi

I leader di Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Canada e Unione Europea potrebbero sottoscrivere infatti una dichiarazione congiunta che includa una nuova condanna a Mosca per l'invasione in Ucraina e per aumentare la pressione sul Cremlino, secondo fonti diplomatiche. Si discuterà anche di come evitare che la Russia eluda le sanzioni già applicate nei suoi confronti attraverso il commercio con Paesi terzi, soprattutto la Cina, e si stanno valutando varie misure, come la creazione di uno specifico meccanismo di monitoraggio degli scambi.

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Certamente l'invasione all'Ucraina dominerà l'agenda, con "discussioni sullo stato del campo di battaglia", ha affermato il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan. Ma il G7 dedicherà parte dei suoi colloqui alla Cina, e in particolare ai mezzi per proteggersi da possibili ricatti economici di Pechino, diversificando la produzione e le catene di approvvigionamento, mentre il governo cinese è disposto a utilizzare le barriere commerciale. Il Giappone ha anche invitato a Hiroshima otto paesi terzi, tra cui importanti economie emergenti come India e Brasile, nel tentativo di radunare alcuni leader riluttanti a opporsi alla guerra della Russia in Ucraina e alle crescenti ambizioni militari di Pechino nell'Indo-Pacifico e nello Stretto di Taiwan.

Il passaggio di testimone da Kishida a Meloni

Meloni è stata la prima leader dei Sette grandi a essere accolta dal premier Fumio Kishida, padrone di casa e presidente di turno del G7. Si tratta di un cerimoniale diplomatico: il prossimo anno la presidenza di turno è italiana e l'incontro serve a cementare il passaggio delle consegne tra il paese che riceve il testimone con quello ospitante. Italia e Giappone sono "potenze regionali che devono esercitare il loro ruolo di responsabilità" in seno al G7, ha dichiarato Meloni durante l’incontro con il primo ministro giapponese.

Nell'agenda di Meloni sono previsti incontri con gli altri leader, tra cui il presidente americano Joe Biden, che sta affrontando internamente il nodo del budget americano. Questione che ha spinto lo stesso inquilino della Casa Bianca ad annullare le tappe successive del suo tour nell’Indo-Pacifico: quella in Australia, per un vertice dell’Aukus, e quella in Papua Nuova Guinea, dove sarebbe stato il primo presidente americano in carica in visita. Al suo posto, giungerà nell'isola del Pacifico il Segretario di Stato americano Antony Blinken.

Al centro del faccia a faccia con Biden ci sarà il rapporto con la Cina, l'elefante nella stanza di questo summit. Meloni spera di sollevarsi dall'imbarazzo di dover trattare il tema della Nuova Via della Seta, l'accordo cinese a cui l'Italia ha aderito nel 2019; Roma è ora chiamata a individuare entro il prossimo autunno una exit strategy per evitare strappi definitivi con il gigante cinese. 

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Previsto un incontro anche tra la premier Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron che oggi ha detto che "sicuramente" incontrerà il capo del governo italiano a margine dei lavori del G7.  Potrebbe essere l'occasione per un contatto ravvicinato con il francese per allentare le tensioni delle ultime settimane che si sono create tra Francia e Italia.

Cina e semiconduttori

Attorno alla Cina girerà quindi il dibattito su diversi dei tavoli di lavoro ufficiali. Ma nelle conversazioni, i temi si allargano anche alla tenuta della catena di approvvigionamento dei semiconduttori. Durante l'incontro con il premier giapponese, Meloni ha confermato che l'Italia è pronta a collaborare con il Giappone su iniziative per i chip. 

Da parte sua il primo ministro giapponese ha affermato che il Giappone è deciso a dare piena attuazione agli accordi per l’elevazione delle relazioni con l’Italia al rango di partenariato strategico. Kishida ha inoltre evidenziato l'importanza della cooperazione con Italia sulla Difesa e ha ricordato i 4 temi del G7: mantenere coesione nei confronti della Cina, il Sud globale, l'Ucraina e il disarmo nucleare. La premier ha affermato di condividere l'impostazione del leader giapponese del G7 e ha sottolineato che l'Occidente deve riprendere il controllo delle catene di produzione. Meloni ha inoltre richiamato l'attenzione sulla transizione energetica: non dobbiamo creare nuove dipendenze strategiche, è una delle raccomandazioni su cui la presidente del Consiglio torna spesso nei summit internazionali.

L'incontro fra i due - che si è svolta subito prima di quello tra il leader giapponese e il presidente Joe Biden -  è durato circa un'ora protraendosi oltre la durata prevista dai canoni giapponesi, un elemento significativo secondo fonti italiane. Kishida e Meloni hanno un rapporto particolarmente cordiale sin dal loro primo incontro a Roma, quando Italia e Giappone hanno elevato i rapporti al livello di "partenariato strategico". 


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