Mondo

"Il mio corpo sta bruciando": così gli Usa uccidono i detenuti

Kenneth Hogan, 52 anni di cui 27 trascorsi nel braccio della morte, è stato giustiziato in Oklahoma con una dose letale di anestetico per animali. E' il secondo detenuto ucciso tra le atroci sofferenze del "pentobarbital"

STATI UNITI - Seconda esecuzione dell'anno nello stato dell'Oklahoma con il nuovo barbiturico che continua ad alimentare polemiche per le sofferenze che i prigionieri devono sopportare prima di morire. 

Kenneth Hogan, 52 anni di cui 27 nel braccio della morte, è stato giustiziato ieri con una dose letale di pentobarbital, un anestetico usato solitamente per uccidere gli animali a cui hanno fatto ricorso diversi Stati americani a fronte del rifiuto dei produttori europei di garantire le forniture di barbiturici per le esecuzioni.

L'anestetico era già stato usato in Oklahoma lo scorso 9 gennaio per giustiziare Michael Lee Wilson che, sulla tavola dell'esecuzione, urlò in maniera straziante per diversi minuti prima di morire. "Aiutatemi" continuava a ripetere davanti al boia, "il mio corpo sta andando a fuoco".

In Ohio, invece, Dennis McGuire, giustiziato il 16 gennaio con una miscela di medicinali mai testata finora, è parso soffocare e dibattersi, stando a quanto riferito dai testimoni. L'esecuzione di Hogan è la quinta registrata negli Stati Uniti dall'inizio dell'anno.


Si parla di