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Cipro, il prelievo forzoso non toccherà i piccoli risparmiatori

Il prelievo forzoso non colpirà i piccoli risparmiatori: ma ci sarà una "stangata" del 15% per i conti sopra i 500 mila euro

Si va verso la soppressione del prelievo forzoso sui piccoli depositi bancari per Cipro. I ministri delle Finanze europei hanno dato l'ok alla soppressione (o a un abbassamento notevole) della tassazione sui depositi dei piccoli e medi risparmiatori, ovvero coloro che hanno in banca meno di 100.000 euro.

È slittato a oggi il voto parlamentare a Nicosia sul piano di salvataggio Ue in cambio di una tassa sui depositi bancari. Se saranno "preservati" i piccoli risparmiatori, sarà però inevitabile l'aumento dell'imposta sui conti più alti.

PRELIEVO "RIPENSATO" - La decisione finale sulla tassa spetta solo e soltanto al parlamento cipriota. Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale hano ribadito la necessità di una misura che produca 6 miliardi di euro. L’ex Presidente dell’Eurogruppo e Premier lussemburghese Jean Claude Juncker ha detto: “Ritengo che tassare i depositi bancari dei piccoli risparmiatori sia assolutamente un’ingiustizia sociale”. Le autorità cipriote introdurranno con ogni probabilità una maggiore progressività nella tassa una tantum rispetto a quanto deciso il 16 marzo, fermo restando il tetto degli introiti stabilito.

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La nuova ipotesi che circola nelle ultime ore è che le banche cipriote, chiuse da sabato e che non riapriranno prima di giovedì bancomat inclusi, applichino un tassa del 15,6% ai depositi superiori ai 100.000 euro rendendo immuni da ogni prelievo quelli inferiori. La "stangata" del 15% per i conti sopra i 500 mila euro andrebbe a colpire soprattutto conti intestati a cittadini russi (il totale dei loro depositi ammonterebbe a circa 20 miliardi di euro su un totale di quasi 69 miliardi di euro depositati in tutte le banche cipriote).

REAZIONI - La Russia non ci sta e si scaglia contro l’Europa: "Ingiusta, non professionale e pericolosa" la tassa secondo il presidente russo Vladimir Putin. "Una confisca dei soldi altrui" per il premier Dmitri Medvedev. Le critiche arrivano anche da chi la scorsa settimana sembrava soddisfatto della tassa. I tedeschi fanno marcia indietro. "Non è stata una nostra idea" il prelievo forzoso sui piccoli depositi, dice il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble. E il ministro degli Esteri Guido Westerwelle sostiene che "sarebbe più intelligente escludere i piccoli risparmiatori".


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