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Il tennista ucraino che torna in patria a piedi per combattere: "Non ho mai sparato"

La storia di Sergiy Stakhovsky, è arrivato in Ucraina attraversando il confine con la Slovacchia: "Ho moglie e figli, devo dire loro che non so quando tornerò"

Sergiy Stakhovsky in tuta mimetica (Foto da Twitter)

Dalla racchetta al fucile, da una vita tranquilla all'orrore della guerra: un salto enorme e coraggioso, quello compiuto dall'ex tennista ucraino Sergiy Stakhovsky. Il campione, ritiratosi lo scorso gennaio, è arrivato in Ucraina dopo aver attraversato a piedi il confine con la Slovacchia per difendere il suo Paese dall'invasione russa.

L'ex tennista, reso celebre per la vittoria contro Federer arrivata nel 2013 sul campo di Wimbledon, ha raccontato ai media locali la decisione di tornare in patria per combattere: "É stata una decisione molto difficile, ho una moglie e tre figli che adoro. Devi dire loro che papà sta partendo e non sa quando tornerà. A volte è difficile dormire con tutto questo in testa. Ma ora che sono a Kiev mi sento sollevato, perché vedo molta energia negli occhi della gente".

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"Non sono un soldato - ha concluso il 36enne - non ho mai impugnato una pistola, non ho mai sparato a nessuno. Ma se devo, lo farò. Paura? Certo che c'è paura, solo gli idioti non provano paura in questa situazione".


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