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Thailandia, il mondo col fiato sospeso: chi sono i ragazzi nella grotta

Sono riprese le operazioni di soccorso per liberare gli otto ragazzi ancora intrappolati con il loro allenatore. Le loro storie

EPA/THAI NAVY SEAL

La Thailandia attende con il fiato sospeso la conclusione delle operazioni di salvataggio della squadra di baby calciatori e del loro allenatore rimasti da oltre 15 giorni in una grotta. Sono infatti riprese le operazioni di soccorso per estrarre i ragazzi e il loro coach ancora intrappolati nella caverna di Tham Luang. All'operazione partecipano gli stessi sommozzatori che hanno estratto dalla caverna i primi ragazzi.

Sono usciti dalla grotta i primi quattro ragazzi del secondo gruppo durante le operazioni di soccorso riprese nel cunicolo Tham Luang. I baby calciatori sono stati estratti dalla squadra di sub che già domenica era riuscita a portare fuori dalla cavità quattro compagni di squadra: sale così a sette il numero totale dei ragazzi tratti in salvo. I giovani sono stati condotti subito in ospedale.

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Il recupero delle cinque persone, quattro ragazzi e l'allenatore ancora nella grotta, slitta a domani, riferisce la Cnn. Nella conferenza stampa di quattro ore fa il responsabile dei soccorsi aveva parlato di "missione che verrà conclusa entro le 21" (le 16 in Italia), senza specificare però se si trattasse della missione complessiva o solo della seconda tranche delle operazioni di recupero, in vista di un rinvio per motivi logistici come quello di ieri.

I quattro salvati ieri  sono in buone condizioni e al momento si trovano in ospedale. Lo ha riferito il ministro dell'Interno thailandese Anupong Paochinda ai media locali. Indossando maschere integrali, i ragazzi - scortati durante il tragitto da due soccorritori - hanno nuotato attraverso chilometri di tunnel di 3.2 km, fangoso e frastagliato, per tre ore e mezza. Il primo a uscire è stato Monhkhol 'Mark' Boonpiam, 13 anni, seguito da Prajak 'Note' Sutham. Poi è stato il turno di Nattawoot Thakamsai, 14enne che soffre di asma: i suoi genitori hanno già perso una figlia per un cancro. Alla fine è uscito Pipat Bodhu, 15 anni, alias Nick, che non fa parte della squadra ma si trovava lì perché amico del portiere.

Attraversare il tunnel non è stato semplice. "I soccorritori hanno nuotato attraverso la grotta tenendo i ragazzi sotto ai loro corpi", ha detto Narongsak Osotthanakorn, il governatore della provincia del nord della Thailandia in cui sono in corso le operazioni di salvataggio. Si ritiene che i sub abbiano dovuto staccare i loro serbatoi di ossigeno per poter attraversare alcuni dei tratti più stretti.Rimangono ora da recuperare gli altri otto e il loro coach Ake.

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Il capo dei soccorsi assicura che ci saranno buone notizie entro poche ore. Ma chi sono i giovani calciatori che tutto il mondo sta aspettando col fiato sospeso di vedere sani e salvi? Il più piccolo di loro è Chanin Vibulrungruang, ha 11 anni e il suo soprannome è 'Titan'. Ha iniziato a giocare a calcio a 7 anni, racconta la 'Bbc'. C'è poi Panumas Sangdee, 13 anni (soprannome 'Mig'), che in una lettera ai genitori ha scritto: "Tranquilli, i Navy Seals si stanno prendendo cura di me". E ancora Duganpet Promtep, 13 anni (soprannome Dom), il capitano della squadra dei 'Wild Boars' ('I cinghiali selvatici'); Somepong Jaiwong, 13 anni (detto 'Pong') che sogna di giocare un giorno con la nazionale thailandese; Mongkol Booneiam, 13 anni (per tutti 'Mark'), definito dai suoi professori un "ragazzo rispettoso e davvero buono"; Nattawut Takamrong, 14 anni (soprannome 'Tern'), che ha rassicurato i genitori, dicendo loro di non preoccuparsi. 

Ci sono poi Ekarat Wongsukchan, 14 anni (chiamato 'Bew'), che ha promesso alla madre che, una volta salvato, la aiuterà nel negozio di famiglia; Adul Sam-on, 14 anni, appassionato anche di pallavolo, e Prajak Sutham, 15enne (soprannome 'Note'), descritto dai genitori come un "ragazzo tranquillo", come anche Pipat Pho, 15 anni (per tutti 'Nick'), il quale ha scritto una lettera ai suoi dicendo che, appena verrà salvato, vuole preparare del cibo sulla griglia. 

E infine i più grandi del gruppo, Pornchai Kamluang, 16 anni (soprannome 'Tee'), e Peerapat Sompiangjai, 17 anni (per tutti 'Night'), che festeggiava il compleanno nel giorno in cui sono rimasti intrappolati nella grotta. Quella mattina i genitori gli avevano detto che avrebbero aspettato il suo ritorno per fare festa tutti assieme. Con i 12 ragazzi c'è anche l'allenatore in seconda della squadra dei 'Cinghiali', Ekapol Chantawong (per tutti 'coach Ake'), 25 anni, che in una lettera consegnata ai soccorritori ha chiesto scusa per aver portato i ragazzi nella grotta.

"Riportiamoli a casa", la foto simbolo dei Navy Seal

Arrivano da tutta la Thailandia e da tutto il mondo con un solo obiettivo: salvare i "cinghialotti" ancora prigionieri della grotta. I soccorritori di Tham Luang nelle ultime settimane sono diventati il simbolo del lavoro di squadra. Ora, a sottolineare l'impegno senza confini per i giovani calciatori ancora intrappolati nella caverna, arriva anche una foto pubblicata dall'account ufficiale dei Thai NavySEAL: tre braccia incrociate e tre mani che si stringono, due dei seal thailandesi e una di un soccorritore internazionale. "Noi - si legge nella didascalia -, i seal thailandesi e internazionali che guidano i soccorsi verso i cinghialotti. Riportiamoli a casa".


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