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Berlusconi lancia il centrodestra: "La sinistra ha fallito, sfida tra noi e M5s"

Dopo i risultati delle elezioni regionali in Sicilia il leader di Forza Italia è pronto a riunire il centrodestra. Via libera al primo incontro sul programma ma sul candidato premier la risposta è agli elettori: Meloni si propone ma il partito più votato prenderà tutto

Obiettivo: organizzare la campagna elettorale. Per questo, Silvio Berlusconi ha convocato per giovedì a palazzo Grazioli alle 13.30 i coordinatori regionali. Dopo i risultati delle elezioni regionali in Sicilia il leader di Forza Italia è pronto a riunire il centrodestra e già si parla di programma comune.

"L'alternativa in Sicilia era la stessa che si porrà tra qualche mese in Italia, di fronte al fallimento della sinistra: da un lato il nostro centro destra moderato, dall'altro i Cinque Stelle con il loro linguaggio d'odio". Lo afferma, in una intervista al Corriere della Sera, Silvio Berlusconi, dopo la vittoria del centrodestra alle Regionali in Sicilia. L'alternativa, insiste Berlusconi, è "tra persone credibili" e "un pericoloso mix di ribellismo e giustizialismo, nelle mani di chi non ha mai realizzato nulla".

Meloni: "Ho carte in regola per candidarmi premier"

Chi guiderà il centrodestra?
"Lo decideranno gli elettori, con il voto. Finora gli italiani mi hanno dato in totale, dal 1994, 200 milioni di voti. E' per questo che sono in campo, da 23 anni, facendo di volta in volta la punta, il registra, l'allenatore", risponde Berlusconi.

Quanto alla sconfitta del Pd osserva l'ex premier che "la leadership non è il principale problema del Partito democratico" ma "come in tutta Europa, la sinistra non ha più risposte da offrire ai problemi della società".

7Nel centrodestra, sottolinea, l'accordo con Matteo Salvini e Giorgia Meloni "esiste da sempre e non è in discussione", "si deve votare il più presto possibile" alle politiche e smentisce di aver litigato con il segretario del Carroccio: "Falsità".

"Avremo naturalmente un grande programma di cose da fare, con il quale cambiare davvero volto all'Italia. Tre punti qualificanti potrebbero essere questi. Il primo una profonda riforma fiscale, con un taglio generalizzato del livello di imposizione e l'introduzione della flat tax al livello più basso possibile. Il secondo è il blocco vero, non solo annunciato, dell'immigrazione clandestina. Come eravamo riusciti a fare quando governavamo e avevamo praticamente azzerato gli sbarchi. Il terzo punto sarà un rapporto diverso con l'Europa: per il rilancio di un europeismo vero, contro l'Europa dei burocrati, dei vincoli ottusi, dell'identità debole e confusa".

Berlusconi: "La sinistra ha fallito, sfida è con M5S"

"La Sicilia ha scelto la rivoluzione del fare, la rivoluzione liberale. Abbiamo impedito che la Sicilia cadesse in mano ai 5 Stelle, a chi non ha mai realizzato nulla, a chi non ha mai amministrato nemmeno un condominio, a gente che non ha mai lavorato".

Sono le parole che Silvio Berlusconi ha affidato a un videomessaggio pubblicato sul suo profilo facebook, per ringraziare gli elettori siciliani dopo la vittoria del candidato del centrodestra, Nello Musumeci, nuovo governatore dell'isola e per rilanciare la sfida in vista delle imminenti elezioni politiche.

"La vittoria di Musumeci è la vittoria dei moderati, dei cittadini che credono in un futuro migliore dopo il fallimento definitivo dell'amministrazione della sinistra. La Sicilia era di fronte a un bivio: la nostra rivoluzione positiva o la rabbia inconcludente dei 5 Stelle. La stessa sfida riguarderà nei prossimi mesi l'Italia intera il centrodestra moderato nel linguaggio ma capace di una radicale riorganizzazione della Cosa pubblica è la sola alternativa al grave pericolo che il nostro Paese cada in mano al ribellismo, al pauperismo, al giustizialismo. Noi siamo sicuri di riuscire a prevalere, per riportare al governo la nostra esperienza, la nostra concretezza, la nostra positività. Grazie, dal profondo del cuore, agli elettori siciliani, per aver accolto il mio appello. La Sicilia ha scelto la strada del cambiamento vero, serio, costruttivo, basato sull'onestà, la competenza, l'esperienza".

"A Nello Musumeci - ha concluso il Cavaliere - i miei complimenti e i miei auguri. Ha davanti a sé un compito difficile ma ha le competenze e le forze per potercela fare. Io, noi gli saremo vicini"

Meloni: "Ho carte in regola per candidarmi premier"

"Sul premier non penso di imporre la premiership di Giorgia Meloni. E' un ruolo per il quale mi sono candidata e penso di avere ragionevolmente le carte in regola per competere per questo incarico, ma intendo farlo in modo leale, purché mi si dica qual è il livello della competizione". Lo ha detto la leader di Fdi Giorgia Meloni, ai microfoni di Rtl 102.5, all'indomani della vittoria del suo candidato Musumeci alle regionali in Sicilia.

"L'unica cosa che non sono disposta ad accettare è l'editto, dire 'il premier sono io perché l'ho deciso io o perché lo hanno deciso i sondaggi', però se vogliamo fare dalle primarie o dire che il partito che prende più voti esprimerà il candidato premier, per cui gli italiani sapranno che se vogliono Berlusconi premier devono votare Forza Italia, se vogliono Salvini la Lega e se vogliono la Meloni premier devono votare Fratelli d'Italia, è un modo per competere lealmente nell'ottica della coalizione. Io sono abituata a fare gioco di squadra, penso però che esista oggettivamente oggi una terza via tra il moderatismo di Berlusconi e delle posizioni che a volte possono sembrare troppo radicali come quella della Lega, io mi candido ad interpretare questo ruolo e starà ai cittadini poi dire se è una cosa che può avere una sua centralità e che tipo di diritto di cittadinanza deve avere".

Quanto al voto in Sicilia, "a me pare - osserva ancora Meloni - che quello che in qualche maniera è emerso con l'affermazione di Nello Musumeci e, in parte, quello di Ostia - che conta 300 mila abitanti quindi stiamo parlando di una realtà più grande della media di molti capoluoghi di provincia italiani - dica che nel centro-destra c'è una opzione che è quella rappresentata da Fratelli d'Italia: una destra onesta, capace, credibile, concreta, che non ha determinate spigolature e che non è circoscrivibile tra i moderati e che - dove presenta le sue figure, le sue idee, il suo modello - risulta vincente.

Il centrodestra probabilmente avrebbe potuto vincere qualche volta in più anche nel passato se avesse seguito le nostre indicazioni, lo dico senza polemica, penso a Roma un anno fa, ma non solamente a quello. Io credo che bisogna semplicemente raccogliere una indicazione che arriva dai cittadini e il centrodestra vince se è compatto su una proposta chiara, non è vero che si vince al centro, non è vero che si vince con quelli senza identità, non è vero che si vince con le grandi ammucchiate dove siamo tutto e il contrario di tutto, si vince magari se si è di meno ma con un progetto chiaro, limpido e coerente. E' quello che abbiamo chiesto, imposto dicono alcuni, e meno male, ed è quello che si sta imponendo nel ballottaggio di Ostia e speriamo che possa essere il modello per le prossime elezioni politiche".

Centrodestra, il primo confronto su programma unitario

"Dalla flat tax all'occupazione giovanile, dal controllo dell'immigrazione al no allo ius soli, dalla tutela degli interessi nazionali a una nuova organizzazione sussidiaria dello Stato, dalla sicurezza alle infrastrutture, dalla difesa della famiglia e della vita alla libertà educativa, dalla giustizia alla prevenzione sismica. Il tutto in una parola d'ordine: prima l'Italia!". Sono alcuni dei temi che verranno affrontati mercoledì 8 novembre, in un'iniziativa sul centrodestra intitolata "Il programma di governo dell'Italia", promossa dalle fondazioni 'Libertà per il Bene comune' e 'Magna Carta' presiedute rispettivamente da Altero Matteoli e Gaetano Quagliariello.

All'incontro, che si svolgerà alle 17 a Palazzo Wedekind (piazza Colonna) a Roma, parteciperanno Renato Brunetta, Lorenzo Cesa, Enrico Costa, Raffaele Fitto, Giancarlo Giorgetti, Altero Matteoli, Gaetano Quagliariello, Fabio Rampelli, Paolo Romani e Giovanni Toti. Il dibattito sarà moderato da Francesco Verderami.


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