Politica

Cappato sul nuovo Governo: "Ora del fine vita si occuperanno i tribunali"

"Scienza cancellata dalla campagna elettorale". Da Modena Marco Cappato e Filomena Gallo lanciano il nuovo congresso dell'associazione Luca Coscioni

Marco Cappato sul fine vita - foto di repertorio Ansa

"Il nuovo Governo non toccherà il testamento biologico e non vedo come potrebbero andare contro alla sentenza della Corte Costituzionale, grazie alla quale sono andato assolto per aver aiutato dj Fabo e David Trentini a morire in Svizzera senza soffrire. Inutile illudersi. In queste settimane il Tribunale di Milano dovrà decidere se ci sarà un processo a mio carico per aver aiutato la signora Elena ad andare a morire in Svizzera. Se, come probabile, il Parlamento non interverrà, sarà l’Aula di tribunale, quella in cui questo tema verrà affrontato e deciso". Così il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni Marco Cappato nel corso della conferenza stampa di presentazione del diciannovesimo congresso dell'associazione Coscioni. L'evento si terrà a Modena dal 13 al 16 ottobre.

"Scienza cancellata dalla campagna elettorale"

L'avvocatessa e segretaria dell'associazione Coscioni Filomena Gallo ha poi ripercorso l’importanza del lavoro in questi venti anni di attività e militanza politica. "Pensate che noi abbiamo una Costituzione che obbliga lo Stato a rimuovere gli ostacoli all’esercizio delle libertà di noi tutti. Nella pratica ci troviamo a scontrarci con problematiche determinate dall’assenza di leggi o da cattive leggi in vigore. Gli ostacoli che noi troviamo sono insensati". Per esempio Gallo cita i Lea (Livelli essenziali di assistenza) sottoposti a una serie di riforme dal 2001 a 2017, "ma dal 2017 al 2022 è come se non ci fossero state quelle riforme perché non c’erano le tariffe per le prestazioni". Oggi la questione è ancora aperta e, se il problema riguarda questioni molto tecniche, è pur vero che il problema si traduce in disagi per le persone che vorrebbero accedere a determinate prestazione sanitarie. Dunque diritti fondamentali, la cui strada a volte è lunga e tortuosa e su cui Coscioni continua a lavorare.

"Nel campo dei diritti civili e umani da tutelare è anche la libertà di ricerca scientifica, una delle missioni dell’associazione luca coscioni accomunate dal motto "Dal corpo del malato al cuore della politica" - ha aggiunto il professor Michele De Luca, co presidente dell'associazione e direttore del Centro di medicina rigenerativa "Stefano Ferrari" dell'Università modenese - Ricerca è vita e va sostenuta altrimenti muore e con essa la possibilità di curare persone come chi è affetto da malattie rare, genetiche, oltre i malati gravi,  che come tutti i cittadini secondo logica dovrebbero avere la possibilità di usufruire dei risultati della ricerca scientifica e di terapie scoperte dopo faticose e costose ricerche". 

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Nel programma del congresso dell’associazione Coscioni, si prevede di affrontare diverse tematiche, dalla salute mentale alla cannabis, dalla disabilità alla 194. In una parola, l’obiettivo è riportare al centro la scienza. Per Cappato "un tema cancellato dalla compagna elettorale perché i ricercatori non possono paralizzare il traffico, non possono scioperare, non possono girare pacchetti di voti, non possono nutrire le clientele di voti e quindi non contano niente. Congresso è innanzi tutto l’occasione per mettere al centro della politica, temi di cui non si occupa mai". Per questo sono tutti invitati i politici di qualsiasi schieramento, "purchè siano disponibili a passare dalla preoccupazione all'azione" ha ribadito Cappato. 


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