Fratelli d'Italia shock: "I genitori di Carlo Giuliani sarebbero da processare"
Carlo Ciccioli, portavoce regionale delle Marche per FDI-AN, accusa i "responsabili dell'educazione" di Carlo Giuliani morto nel 2001 durante gli scontri di Genova, di essere promotori del pensiero che ha condotto il figlio alla violenza contro gli altri
Sono passati 16 anni dal G8 di Genova ma i fatti di piazza Alimanda infiammano ancora la contesa politica in Italia. La morte di Carlo Giuliani durante gli scontri fa esplodere il caos in consiglio comunale ad Ancona dove i centri sociali chiedevano le dimissioni del consigliere Diego Urbisaglia che, esplulso dal Pd ha lasciato il gruppo consigliare dem per aderire al misto. Motivo del contendere questo post offensivo verso la memoria di Carlo Giuliani.
A rialzare la tensione soffiando sul fuoco della polemica è intervenuto Carlo Ciccioli, portavoce regionale delle Marche per FDI-AN, che commentando il caso Urbisaglia accusa i genitori di Carlo Giuliani con parole di fuoco: "Sarebbero da sottoporre a giudizio, io dico legale, ma sicuramente almeno morale"
Ciccioli, politico di lungo corso, (nel 1970 aderì al Movimento Sociale Italiano), già deputato di An e tra i promotori di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, oltre alla professione di medico chirurgo ha ritentato la via del Parlamento nel 2013 si candidandosi senza successo alle Elezioni politiche.
"Il caso Giuliani è un caso di scuola - si legge nella nota - Diego Urbisaglia è stato espulso dal PD, semplicemente per aver detto che tra il giovane carabiniere in servizio pubblico che si difende dalla violenza ottusa di un estremista di sinistra, che cerca di colpirlo lanciandogli contro un estintore, magari uccidendolo, e il criminale, lui sta con il carabiniere, posso dire con forza che questo episodio è la fotografia della deriva del Partito Democratico”.
“Diego Urbisaglia afferma ciò che pensa il popolo, le persone semplici e tutti i normali cittadini, di ogni orientamento politico, il pensiero secondo natura. Il PD sostiene il pensiero arrogante, ideologicamente astratto delle èlite culturali (i cosiddetti intellettuali organici ed illuminati) e sociali (finanzieri, banchieri ed industriali spregiudicati) che sostengono orientamenti innaturali.
Sarebbero da sottoporre a giudizio, io dico legale, ma sicuramente almeno morale, i suoi genitori che sono stati i responsabili dell'educazione del figlio e i promotori del pensiero che ha condotto il figlio alla violenza contro gli altri, fino alla sua morte. Faccio un appello a Diego Urbisaglia: passato il polverone mediatico che l'ha investito, aldilà delle sue stesse intenzioni, rifletta e prenda le decisioni conseguenti. Venga con il popolo a destra: è una persona in buona fede, rappresenta sinceramente i cittadini e aderisca alla Destra sociale, che con il popolo sta".