Politica

Referendum, l'Italia in ansia: chi sarà il prossimo presidente del Consiglio?

I tre scenari del Financial Times in caso di vittoria del No tornano a tener banco. Le ipotesi possibili sono quelle "temute" dal quotidiano economico della City: governo tecnico, Renzi 2.0 o elezioni lampo? L'analisi

Renzi con il ministro dell'Economia, Padoan

Chi sarà il prossimo presidente del consiglio dopo le dimissioni di Matteo Renzi? Tornerà un governo tecnico? Si andrà subito al voto? E, se si, quando si andrà a votare? Gli italiani si sono svegliati così, incerti. La vittoria netta del No ha rimescolato le carte sul tavolo. Il periodo di stabilità della politica italiana è durato poco più di mille giorni. La personalizzazione del referendum da parte di Matteo Renzi ha finito per tradirlo. E ora la partita è più aperta che mai.

Il Financial Times lo aveva detto: "Se Renzi subisse una pesante sconfitta, l'Italia si metterebbe sulla rotta di elezioni rapide, che potrebbero aver luogo già a partire dall'inizio del prossimo anno". Ma di elezioni è prematuro parlare. Molto si saprà dopo l'incontro tra Renzi e Mattarella al Quirinale. I tre scenari, però, restano quelli ipotizzati dal quotidiano della City. 

Opzione uno: elezioni lampo. Opzione due: governo Renzi 2.0. Opzione tre: governo tecnico. Opzione che al momento sembra più probabile.

OPZIONE UNO: ELEZIONI LAMPO.

Come ricordava il Financial Times prima del voto, il ritorno alle urne "è stato il grido di battaglia dei partiti populisti che conducono l'opposizione alle riforme costituzionali, in particolare del Movimento Cinque Stelle e del partito anti-euro e anti-immigrati della Lega Nord". Ora che queste grida hanno trionfato, le richieste di ritorno alle urne sono estremamente difficili da spazzare via. Anche perché, sottolineava il Ft, "molti parlamentari nei ranghi del partito democratico preferirebbero avere nuove elezioni piuttosto che sostenere un governo provvisorio impopolare". 

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In fondo "Renzi - ricordava ancora il quotidiano britannico - è il terzo premier italiano non eletto consecutivo dopo Mario Monti ed Enrico Letta e un quarto episodio potrebbe infiammare ulteriormente l'opposizione populista". Tali elezioni sarebbero per definizione imprevedibili: "Potrebbero permettere a Renzi di mettere in scena una rapida rimonta, ma potrebbero anche inaugurare un governo guidato dai Cinque Stelle o portare al ritorno del centro-destra". 

OPZIONE DUE: GOVERNO "RENZI 2.0" 

Era l'ipotesi meno probabile prima del voto, è l'ipotesi meno probabile dopo. Renzi, al cospetto di Mattarella, dovrebbe praticamente rimangiarsi la volontà di lasciare il suo incarico. Ma, soprattutto, "le opposizioni", scriveva il Ft, "accuserebbero Renzi di ignorare la volontà del popolo, danneggiando così le sue possibilità di futura rimonta elettorale". Il mandato "sarebbe simile a un governo tecnico": un compito ingrato per un riformista ambizioso come Renzi. Ipotesi, quindi da scartare.

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OPZIONE TRE: GOVERNO TECNICO, I TRE NOMI CALDI

L'opzione tre è quella al momento più probabile. La strada è tracciata: l'obiettivo sarebbe una nuova legge elettorale con cui poi applicare l'opzione uno, il voto quanto più possibile anticipato. In questo scenario, il presidente Sergio Mattarella sarà avviato ad avviare trattative con i partiti politici del Paese per scegliere un nuovo primo ministro a capo di un governo tecnico. 

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Il suo mandato sarebbe quella di limitare eventuali ricadute economiche dal voto, che potrebbero colpire le banche del Paese (cosa che di fatto sta già avvenendo), e approvare la legge di bilancio 2017. Qui i nomi al momento più caldi per un eventuale governo tecnico.

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