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Emergenza lavoro: la disoccupazione crescerà nel 2013

Secondo le stime del Fondo monetario internazionale, il Pil italiano registrerà un calo del 2,3% per il 2012 e di un ulteriore 0,7% nel 2013. Impennata per il tasso di disoccupazione: 11,1%

Le previsioni sull'economia dell'Italia non sono affatto rosee, stando alle stime del Fondo monetario internazionale che, nel suo Rapporto economico mondiale di ottobre, ha rivisto al ribasso le prospettive di crescita del nostro Paese sia per l'anno in corso che per il 2013.

DATO PEGGIORE TRA I GRANDI PAESI - La recessione attesa per il 2012 è del 2,3% in termini di Pil, ma la contrazione proseguirà l'anno prossimo con un ulteriore 0,7%. In entrambi i casi, si tratta di revisioni in peggio di 0,4 punti percentuali rispetto alle stime sull'Italia aggiornate lo scorso 16 luglio. La bassa crescita si traduce inevitabilmente anche in un allarme disoccupazione con il tasso destinato a impennarsi fino all'11,1%. Sul 2012, il dato italiano è il peggiore tra i grandi paesi avanzati, mentre guardando a tutta l'area euro è la terza recessione più forte dopo il meno 6 per cento previsto dal Fmi per la Grecia e il meno 3 per cento del Portogallo.

C'è un dato positivo, nell'analisi del Fmi: la riforma delle pensioni "è il miglior sistema in circolazione", afferma il capo del dipartimento sugli Affari fiscali Carlo Cottarelli, difendendo le misure approvate dal governo Monti sulla sostenibilità di medio termine.

"DISOCCUPAZIONE INACCETTABILE" - Gli economisti del Fmi stimano che l'allarme lavoro, che riguarda in generale tutte le economie avanzate, si tradurrà in un più 10% di disoccupazione in Europa. Se almeno la metà dei giovani sono senza lavoro nei paesi periferici dell'Eurozona, il livello di disoccupazione resta "inaccettabile" osserva l'istituto di Washington.
 


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