Politica

Elezioni, in 7 Comuni non si candida nessuno: "Fare il sindaco è un mestiere difficile"

Decaro (Anci): "Succede al Sud ma anche al Nord, dalla Lombardia alla Sardegna, soprattutto nei centri più piccoli, in cui i sindaci sono più esposti e meno tutelati". A spaventare sono le minacce della criminalità organizzata, ma non solo

Si avvicina la prossima tornata elettorale, il 10 giugno si vota per le elezioni amministrative. Le elezioni amministrative 2018 interesseranno in totale 762 comuni di cui uno capoluogo di regione, Ancona, insieme ad altri 18 capoluoghi di provincia. Una curiosità: si voterà il 10 giugno 2018 per la prima volta in diciassette nuovi comuni istituiti nel 2018 mediante processi di fusione amministrativa. Il comune più piccolo alle elezioni è Castelmagno (Cuneo), che conta solo 62 abitanti.

Elezioni 10 giugno: in sette paesi nessun candidato

"Nell'elenco dei Comuni che andranno al voto, il 10 giugno, mancheranno sette paesi che pure avrebbero bisogno di eleggere un sindaco. Sette paesi in cui non si è trovato nessuno disponibile a candidarsi. Sette paesi in cui un momento democratico fondamentale è rinviato, sospeso. Se questo succede, e succede al Sud ma anche al Nord, soprattutto nei centri più piccoli, in cui i sindaci sono più esposti e meno tutelati, un problema esiste ed è il caso che tutte le istituzioni se ne prendano carico". Lo dice Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci.

Elezioni comunali il 10 giugno 2018: gli eventuali ballottaggi il 24 giugno

Le elezioni sono rinviate di un anno per mancanza di aspiranti sindaci a Rodero, in provincia di Como, Austis, Ortueri e Sarule, in provincia di Nuoro, a Magomadas, in provincia di Oristano, a Putifigari in provincia di Sassari, e a San Luca, in provincia di Reggio Calabria.

"Criminalità organizzata e pressioni di natura diversa"

"In alcuni Comuni a spaventare sono le minacce della criminalità organizzata - rileva Decaro - in altri le pressioni sono di natura diversa. In tutti i casi fare il sindaco è un mestiere difficile che costringe a scontrarsi con ostacoli burocratici che rallentano e complicano ulteriormente l'azione amministrativa, a tutto danno dei cittadini; a far conto con poche risorse e molti obblighi, con una miriade di scelte scomode, impopolari e a volte rischiose, come dimostra l'alto numero di amministratori minacciati. Un quadro che consente di comprendere perché a volte candidarsi può essere un atto di eroismo. Bene ha fatto Klaus Davi a proporsi a San Luca, nella Locride, per provare a colmare un vuoto che si ripete a ogni scadenza elettorale da tre anni. Un segnale, un tentativo di richiamare l'attenzione, di far emergere il problema. Bene fanno ogni giorno tutti i miei colleghi che resistono, che non mollano, che dimostrano coraggio, che continuano a rappresentare il primo presidio delle istituzioni per le loro comunità. Da presidente dell'Anci, ma soprattutto da sindaco, ben consapevole di quanto difficile possa essere questo nostro bellissimo mestiere, sono vicino e solidale con tutti loro".


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