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Elezioni Francia, verso il ballottaggio Macron - Le Pen. Marine: "E' un risultato storico"

Il Front National è primo nei dati reali, ma è testa a testa con il movimento En Marche!. Disfatta per gollisti e socialisti. Per il ballottaggio fronte comune contro il lepenismo, Fillon: "Non abbiamo scelta, dobbiamo fermare l'estrema destra"

Emmanuel Macron e Marine Le Pen

La suspence è finita: al ballottaggio di domenica 7 maggio che deciderà il nome del futuro presidente francese andranno il fondatore del movimento En Marche!, il centrista Emmanuel Macron e la presidente del Front National, esponente dell’estrema destra francese Marine le Pen.

Se le proiezioni davano in testa Macron, i dati reali - per ora - danno ragione alla leader del Front National. Con lo spoglio dei voti al 63%, Marine Le Pen è in testa con il 23,68% seguita da Emmanuel Macron al 22,77%. Francois Fillon è al 19,74% mentre Jean-Luc Melenchon è al 18,45%.

E’ la prima volta nella storia della Quinta repubblica francese che al ballottaggio non saranno presenti esponenti delle due grandi famiglie politiche francesi, gollisti e socialisti.

Macron ha dichiarato alla France Presse: "Oggi abbiamo chiaramente voltato una pagina della vita politica francese". "I francesi hanno espresso il loro desiderio di rinnovamento. La nostra logica è ormai quella di unire (il popolo francese, ndr) in vista delle elezioni legislative", ha proseguito il leader centrista nella dichiarazione inviata alla France Presse. “I francesi hanno espresso il loro desiderio di rinnovamento. La nostra logica è ormai quella di unire (il popolo francese, ndr) in vista delle elezioni legislative”, ha proseguito il leader centrista.

E in vista del ballottaggio già si profila una coalizione "repubblicana" per battere il lepenismo.  "Andate a votare Macron - ha detto ai sostenitori delusi il candidato socialista Benoit Hamon - "anche se non è di sinistra, per battere Marine Le Pen. La sinistra non è morta". Il candidato della destra repubblicana, Francois Fillon, escluso dal ballottaggio del 7 maggio, ha detto ai suoi sostenitori: “Non abbiamo scelta, dobbiamo votare contro l’estrema destra di Marine Le Pen, quindi a titolo personale voterò per Macron".

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"Mi avete portato al secondo turno delle presidenziali. Ne sono onorata con umiltà e riconoscenza. Vorrei esprimere a voi elettori patrioti la mia più profonda gratitudine. E' un risultato storico, un atto di fierezza di un popolo che solleva la testa, che confida nel futuro", è stato il commento di Marine Le Pen. 

"Lancio un appello a tutti i patrioti sinceri - ha proseguito Le Pen - Qualunque siano le loro origini, il loro percorso e il loro voto al primo turno, a unirsi a me, senza pregiudizi nè risentimenti. Perché è in gioco la sopravvivenza della Francia".


I DATI SULL'AFFLUENZA - Alle 12 aveva già votato il 28, 54 dei francesi mentre alle 17 il dato è stato del 69,42, in calo di un punto rispetto al primo turno del 2012, quando fu del 70,59%. 

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Presidenziali francesi, i candidati

Il successore di Francois Hollande sarà il 25esimo presidente francese e l'ottavo della quinta repubblica, quella inaugurata nel 1959 sotto la presidenza di Charles de Gaulle. 

Emmanuel Macron si presenta come candidato indipendente di centro espressione del partito En Marche!, Benoît Hamon è l'uomo scelto dal Partito Socialista come erede di Holande, François Fillon ha sconfitto alle primarie gli altri candidati Repubblicani, Marine Le Pen è la leader del partito di estrema destra Front Nazional, Jean-Luc Mélenchon quello del Partito della Sinistra. Secondo i maggiori sondaggi, saranno Macron e Le Pen a scontrarsi al secondo turno: Macron vincerebbe il primo turno con alcuni punti di vantaggio e vincerebbe anche il secondo con circa venti punti di distacco.

Elezioni Francia, chi vincerà

Emmanuel Macron

L'ex ministro dell’Economia del governo socialista di Manuel Valls dal 2014 al 2016 è la principale novità della campagna elettorale. Emmanuel Macron ha 39 anni,si è candidato come indipendente lo scorso novembre dopo aver fondato un suo partito di centro En Marche!

Macron colpito da uovo in testa: attimi di tensione 

Il programma. Macron, che ha ottenuto importanti sostegni come quello di François Bayrou, leader del partito di centro Modem, già candidato tre volte alle presidenziali, e quello di diversi socialisti come Valls e come il ministro della Difesa Jean-Yves Le Drian, propone un programma favorevole all’Unione Europea e molto liberale, sia in economia che per quanto riguarda i diritti civili. Prevede, tra le altre cose, il taglio dell’aliquota fiscale per le imprese, più flessibilità di negoziare l’orario di lavoro a livello aziendale, accesso ai sussidi di disoccupazione per tutti i lavoratori, compresi gli autonomi, e incentivi fiscali alle imprese che assumono chi proviene da aree disagiate. Ha promesso di occuparsi delle classi medie, “dimenticate” da destra e sinistra, giocando una carta che potrebbe attrarre molti francesi.

Elezioni Francia

François Fillon

Macron si è avvantaggiato grazie alle difficoltà di François Fillon, il candidato del principale partito di centrodestra che, dopo aver vinto le primarie dei Republicains lo scorso novembre, era considerato il favorito delle elezioni prima di essere investito da una serie di scandali.

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Il programma. Fillon è considerato un esponente dell’ala destra del partito. È cattolico e su una serie di temi, come diritti civili e immigrazione, ha posizioni molto conservatrici. Propone di ridurre il debito con il taglio di mezzo milione di impieghi pubblici, e il taglio della spesa pubblica di 100 miliardi di euro in cinque anni. E ancora: la rinuncia alle 35 ore di lavoro settimanale e l’aumento progressivo dell’orario dei dipendenti pubblici a 39 ore. Il divieto dei costumi da bagno islamici, i burkini, e l’introduzione della divisa a scuola. Non ultimo, annuncia collaborazione con Russia, Iran e regime siriano per combattere lo Stato islamico.Infine,

Elezioni Francia

Marine Le Pen

Parlamentare europea e leader del partito di destra radicale Front National, Marine Le Pen, ha avuto sin dall’inizio della campagna elettorale il favore dei sondaggi. Già già candidata alle presidenziali nel 2012, propone un programma fortemente nazionalista ed euroscettico.

Scontri durante il comizio di Marine Le Pen

Il programma. Marine Le Pen ha come slogan: “Prima la Francia”. Annuncia un negoziato per l’uscita del Paese dall’Unione europea, dalla moneta unica e dalla Nato e la sospensione immediata di Schengen. Convocherebbe un referendum su quella che è stata ribattezzata “Frexit”. Inoltre, promette il ripristino dei confini nazionali, la riduzione dell’immigrazione legale e altre restrizioni per i richiedenti asilo.

Elezioni Francia

Jean-Luc Mélenchon

Il candidato più a sinistra tra coloro che hanno il favore dei sondaggi è Jean-Luc Mélenchon: ex ministro dell’Educazione tra il 2000 e il 2002 è stato uno degli esponenti più di sinistra del Partito Socialista. Alle ultime elezioni presidenziali, nel 2012, ha ottenuto l’11,1 per cento voti.

Il programma. Jean-Luc Melenchon, diventato paladino della sinistra radicale, che promette la rinegoziazione dei trattati europei e una trattativa per abolire le norme sulla disciplina di bilancio Ue. Inoltre, vuole il passaggio dal sistema presidenziale a uno parlamentare, invoca maggiori poteri ai cittadini per promuovere referendum e revocare i parlamentari, e la tassazione al 100% di tutti i redditi sopra i 400mila euro. Tra le sue proposte, c’è anche lo stop all’uso di energia nucleare e da fonti fossili, e il sostegno alle rinnovabili, che dovranno coprire il 100% del fabbisogno energetico nel 2050. E in politica estera il ritiro dalla Nato e il rilancio delle relazioni con la Russia per “evitare la guerra”.

Elezioni Francia

Benoît Hamon

Il Partito Socialista paga la presidenza di Francois Hollande tra le peggiori della storia francese in termini di consensi, e Benoît Hamon non è riuscito a scaldare chi in Francia guarda ora con scetticismo alla gauche: l’ala moderata del partito socialista ha dichiarato di appoggiare Macron e molti elettori di sinistra hanno preferito sostenere Mélenchon o addirittura Le Pen.

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Elezioni Francia

Presidenziali francesi, i favoriti

I due candidati in testa, Marine Le Pen e Emmanuel Macron, secondo il sondaggio di 'Opinion Way' commissionato dal quotidiano 'Les Echoes', sono entrambi al 22%, con la leader del Front National in calo rispetto alle ultime rilevazioni. Ma con un'astensione addirittura vicina al 50% non si può escludere un ballottaggio Le Pen-Melenchon, i due candidati più estremi (ed euroscettici) e che proprio per la polarizzazione della propria offerta ad oggi possono contare sulla più alta percentuale di votanti "certi".

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Elezioni Francia, chi vincerà

Subito dietro al duo di testa si piazza a sorpresa Francois Fillon, a lungo considerato già battuto a causa del 'PenelopeGate', lo scandalo dell'impiego irregolare della moglie come assistente parlamentare: il candidato della destra repubblicana guadagna un punto e si attesta al 21% delle intenzioni di voto dei francesi, un soffio dietro i primi due.

Resta saldamente quarto il candidato della sinistra radicale, Jean-Luc Melenchon, che continua ad aggirarsi attorno al 18%. Fuori dai giochi invece, almeno stando alle percentuali riportate oggi da 'Opinion Way', il candidato ufficiale del partito socialista, Benoit Hamon, che si muove attorno all'8% ed è praticamente certo di non correre nella sfida finale per subentrare al compagno di partito Francois Hollande all'Eliseo.

Elezioni Francia, chi vincerà

Ecco come si svolgerà il voto

Come si vota il presidente francese

Il 23 aprile 2017 si terrà il primo turno delle elezioni presidenziali francesi, in cui i cittadini sceglieranno il successore del presidente Francois Hollande. Il presidente della Repubblica è la più alta carica elettiva della Repubblica Francese e "condivide" il potere esecutivo con il primo ministro, scelto dal presidente della Repubblica e che necessita della fiducia parlamentare. 

Il presidente viene eletto a suffragio universale diretto con turno di ballottaggio se nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta al primo scrutinio: nessun presidente è stato mai eletto al primo turno. Dal 2002 le elezioni presidenziali si tengono ogni 5 anni e non più ogni 7 come avveniva precedentemente: una decisione presa per far coincidere il mandato presidenziale con quello dell'Assemblea nazionale.

Le elezioni per l'Assemblea nazionale si terranno a giugno 2017, poche settimane dopo le presidenziali, come avviene dal 2000.  I 577 seggi parlamentari saranno ripartiti con un sistema maggioritario che prevede collegi uninominali a doppio turno. Per essere eletti bisogna ottenere il 50 per cento + 1 dei voti nel collegio e anche un quarto dei voti degli aventi diritto. Se nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta si tiene un ballottaggio una settimana dopo il primo turno. 

L'Assemblea nazionale elegge il primo ministro. Nel caso in cui nell’Assemblea venga eletta una maggioranza con un orientamento politico diverso rispetto al presidente eletto poche settimane prima, si verifica la cosiddetta “coabitazione”. 

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