Politica

Mattarella ha sciolto le Camere, elezioni il 4 Marzo 2018

Ultimi atti del Governo Gentiloni chiamato ad una agenda di impegni tutt'altro che agevole. A Maggio il vertice Unione Europea - Balcani potrebbe rappresentare la prima prova internazionale del nuovo premier impegnato poi l'8 e 9 giugno al G7 in Canada

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell'articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. 

Subito dopo, il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, si è recato dai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati per comunicare il provvedimento di scioglimento delle Camere.

Elezioni 2018, italiani alle urne il 4 marzo

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è rientrato a Palazzo Chigi, dove presiederà il Consiglio dei Ministri, l'ultimo prima dello scioglimento delle Camere che darà inizio ufficiale alla fine della legislatura. La seduta del governo esaminerà il decreto sulla missione in Niger ed ha deliberato la data delle elezioni politiche, per il 4 marzo. Tuttavia non è questo l'ultimo atto del Governo che resterà in carica come ha spiegato lo stesso premier nella conferenza stampa di fine anno.

Paolo Gentiloni ha spiegato che governerà senza "tirare i remi in barca", impostazione condivisa con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per affrontare tutta la mole di lavoro che attende il governo del Paese e per affrontare i vertici internazionali nel pieno delle sue funzioni, rappresentando l'Italia e dando il più possibile una immagine di un paese stabile, anche all'estero. 

Per i tempi tecnici il governo Gentiloni non potrà cessare il suo mandato, comunque vadano le elezioni, prima della prima settimana di aprile e solo dopo potrà passare il testimone se dal voto uscirà una maggioranza netta. 

I compiti che attendono l'Italia

  • Dal primo gennaio l'Italia assumerà la presidenza di turno dell'Osce, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. 
  • Il 10 gennaio Paolo Gentiloni incontrerà i suoi omologhi dei paesi della Ue che affacciano nel Mediterraneo
  • A Febbraio si terrà una cruciale riunione della Nato per la revisione della struttura di comando.
  • Tra Febbraio e Marzo si terranno due fondamentali vertici Europei sulla Brexit per la decisione sulla ripartizione dei 72 seggi parlamentari lasciati liberi dai britannici a Strasburgo e i futuri assetti a Bruxelles, nuove regole dell'Eurozona, web tax, mercato unico e sostegno al lavoro. 
  • A Maggio il vertice Unione Europea - Balcani potrebbe rappresentare la prima prova internazionale del nuovo premier chiamato poi l'8 e 9 giugno al G7 in Canada.

I risultati raggiunti dalla "sinistra di governo"

Gentiloni: "Siamo gigante dell'export e nun ce se crede"

Paolo Gentiloni rivendica i risultati raggiunti dalla "sinistra di governo" che in Italia c'è e assicura che anche a Camere sciolte l'esecutivo non "tirerà i remi in barca", non andrà "in pausa" e "governerà". Il premier stamani, prima di salire al Colle per l'incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha risposto per due ore alle domande dei giornalisti nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, tracciando il bilancio della sua esperienza a Palazzo Chigi, ma anche dei due precedenti esecutivi a guida Pd: quello di Enrico Letta prima e Matteo Renzi poi. Ma ha anche parlato del suo futuro nei prossimi mesi, come premier ed esponente Dem.

Gentiloni si è detto innanzitutto soddisfatto per aver raggiunto l'obiettivo di arrivare alla "conclusione ordinata della legislatura" perchè "sarebbe stato grave e devastante arrivare a interruzioni traumatiche ed esercizi provvisori". Anche per questo, in un momento in cui l'economia sta "riprendendo fiato", non è il momento di mettersi "in pausa" o "tirare i remi in barca". E dunque "nei limiti fissati dalla Costituzione, dalle leggi e dalla prassi il governo governerà". Quella che può apparire quasi una banalità (e Gentiloni autoironizza affermando che "ho detto una frase storica") in realtà è un punto politico importante, perchè non essendo dimissionario il governo agirà sì per gli affari correnti ma con un profilo politico intatto. E del resto, ha notato, "la Costituzione parla chiaro: i governi durano finchè non vengono sostituiti da un altro governo".

Il premier ha schivato abilmente le domande su un possibile Gentiloni bis nella prossima legislatura, magari di larghe intese. "Mi auguro che il rischio di instabilità che vedo benissimo venga governato" e che "il Pd abbia un buon risultato e che questo faciliti la costruzione di un governo domani", si è limitato a dire il presidente del Consiglio, che parteciperà alla campagna elettorale, pur nel rispetto del suo ruolo. Però, non si vede come destinato alla "riserva della Repubblica" perchè "io sognerei altre panchine", ha detto con una battuta.

Elezioni politiche 2018: italiani alle urne

Comunque sia, Gentiloni ha rivendicato i risultati raggiunti a dimostrazione che "in Italia c'è una sinistra di governo a disposizione del Paese", rimarcando che la "credibilità" guadagnata è un "patrimonio del Pd" che deve apparire come "una forza tranquilla di governo". I risultati, dunque. E' stata una legislatura "travagliata" ma "fruttuosa", ha sottolineato, in cui "l'Italia si è rimessa in moto dopo la più grave crisi del dopoguerra" e "il merito principale è delle famiglie e delle imprese italiane". Però grazie anche all'azione di un esecutivo che "non ha tirato a campare" oggi "la crescita ha preso un buon ritmo" e se "siamo indietro rispetto alla media dell'Eurozona, il fanalino di coda non siamo più noi". Sempre in campo economico, il premier ha voluto affermare la "bontà" del reddito di inclusione "nel proliferare di promesse fantasiose"; "la spinta per l'assunzione di giovani al Sud"; l'intervento "sulle più rilevanti crisi bancarie" per "salvaguardare il risparmio ed evitare conseguenze di sistema" senza "dare i soldi ai mariuoli".

E' stata poi una legislatura con un risultato "storico" per i diritti, con le unioni civili, il reato di tortura, il biotestamento, le norme contro la violenza sulle donne. Certo c'è rammarico per non aver approvato lo Ius soli, ma "pur avendoci lavorato alcuni mesi la verità è che non siamo riusciti a mettere insieme i numeri sufficienti per approvare la legge". Sui migranti l'Italia ha dimostrato che è possibile avere "capacità di accoglienza" e allo stesso tempo "infliggere colpi durissimi ai trafficanti di esseri umani", suscitando anche l'apprezzamento dell'Europa. Proprio in ambito continentale, ha detto ancora, "nel 2017 ci sono stati "mesi di successi e impegni che mi auguro che il 2018 possa confermare".

Adesso iniziano due mesi di campagna elettorale, dal risultato quanto mai incerto. Gentiloni è salito al Colle forte di alcuni risultati positivi e di un apprezzamento molto alto nei sondaggi, cosa che fa ipotizzare a molti un suo bis. Per il momento resta a Palazzo Chigi, poi si vedrà. "La legge elettorale - ha ricordato - prevede l'indicazione del leader di partito, quindi ci sono pochi dubbi su questo... Vedremo i risultati elettorali, in base a questi si lavorerà per fare un governo: mi auguro che il Pd abbia la forza per essere la forza fondamentale. Per il momento c'è un premier, che sono io, che assicura l'attività del governo".

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