Elezioni

Elezioni regionali, come si vota il 4 marzo

Il 4 marzo si vota per l’elezione del presidente della Regione e del Consiglio regionale in Lazio e Lombardia ma con un sistema elettorale diverso rispetto a come si vota alle elezioni politiche. Sì a voto disgiunto e al premio di maggioranza. La guida

Il 4 marzo seggi elettorali aperti dalle 7 alle 23 per le elezioni 2018 ma non tutti i cittadini italiani voteranno allo stesso modo: i residenti nel Lazio e in Lombardia sono infatti chiamati ad eleggere non solo i propri rappresentanti in Parlamento, ma anche il nuovo governatore e i consiglieri regionali. Per questo, alle urne nel Lazio e in Lombardia gli elettori riceveranno un'ulteriore scheda dedicata alle elezioni regionali. Ma occorre fare attenzione.

Il 4 marzo la votazione per l’elezione del presidente della Regione e del Consiglio regionale avviene con un sistema elettorale diverso rispetto a come si vota alle elezioni politiche. Non bastassero infatti le regole non proprio cristalline della nuova legge elettorale (qui un approfondimento sul Rosatellum e su come vengono eletti deputati e senatori) a complicare il tutto subentrano le differenze tra la legge elettorale in vigore in Lombardia e la legge elettorale in vigore nel Lazio.

Elezioni regionali 2018, come si vota

Gli elettori residenti in Lombardia e nel Lazio riceveranno una scheda per votare alle elezioni regionali, oltre alle due schede per votare alle elezioni politiche

Gli elettori possono votare indicando con una croce:

  • un candidato alla carica di Presidente della Regione;
  • un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle liste a esso collegate, facendo un segno sul contrassegno di una di tali liste;
  • votare a favore solo di una lista (in questo caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato Presidente della Regione a essa collegato).

A differenza delle elezioni politiche è ammesso il voto disgiunto

  • gli elettori possono infatti votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle altre liste a esso non collegate.

Gli elettori possono inoltre esprimere la propria preferenza per un candidato consigliere. Si possono attribuire fino a due voti di preferenza ma in tal caso occorre rispettare la quota di genere ed indicare un uomo e una donna pena l'annullamento della seconda preferenza.

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Elezioni Regionali Lazio, guida al voto

Il 4 marzo i cittadini del Lazio votano alle elezioni regionali secondo una nuova legge elettorale. La Regione Lazio è suddivisa in cinque circoscrizioni: Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo e Città metropolitana di Roma. Ciascuna vedrà assegnarsi i seggi in proporzione alla popolazione residente all’ultimo censimento: i consiglieri da eleggere sono 50. Con la nuova legge elettorale del Lazio entrata in vigore dallo scorso ottobre scompare il listino del presidente mentre vengono introdotte la parità di genere e la garanzia che almeno un consigliere regionale venga eletto per ogni provincia. Vige inoltre il divieto del terzo mandato consecutivo per il presidente della Regione (ma ad oggi nessuno è mai stato rieletto).

Come vengono eletti il governatore e i consiglieri regionali

È proclamato eletto Presidente della Regione il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi sul territorio regionale. I consiglieri regionali nel Lazio vengono elletti con metodo proporzionale per l’80% del numero dei seggi. Cancellata dalla legge elettorale la lista di 10 consiglieri collegati al presidente vincitore che entravano alla Pisana senza aver bisogno di preferenze. 

Elezioni Lazio, il premio di maggioranza

Il 20% dei consiglieri viene assegnato come premio di maggioranza per garantire la governabilità al candidato governatore che otterrà più voti: i 10 consiglieri regionali sono assegnati alle liste circoscrizionali che sostengono il presidente vincente.

Elezioni Lazio, i candidati

Alle elezioni regionali 2018 nel Lazio il centrosinistra sarà guidato dal governatore uscente Nicola Zingaretti. Il Movimento 5 Stelle schiera la deputata Roberta Lombardi. Il centrodestra converge sul nome dell'ex candidato sindaco di Milano Stefano Parisi, mentre il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi corre da outsider con la sua lista civica "dello scarpone".

Elezioni: 19 liste per 9 candidati alla presidenza della Regione Lazio

Nicola Zingaretti - Partito democraticoLista civica Zingaretti+EuropaInsiemeLiberi e UgualiCentro Solidale per Zingaretti

Stefano Parisi - Forza ItaliaFratelli d'ItaliaLegaEnergie per l'ItaliaNoi con L'Italia

Roberta Lombardi - Movimento Cinque Stelle 

Sergio Pirozzi - Lista PirozziLista Nathan

Stefano Rosati - Lista Riconquistare l'Italia

Mauro Antonini - Casapound

Giovanni Paolo Azzaro - Democrazia Cristiana

Jean Leonard Touadì - Civica Popolare

Elisabetta Canitano - Potere al Popolo

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Elezioni Lombardia: guida al voto

Il 4 marzo i cittadini della Lombardia votano alle elezioni regionali secondo la legge elettorale come da modifiche apportate lo scorso dicembre. La Regione Lombardia è divisa in circoscrizioni corrispondenti alle province: Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Pavia, Sondrio e Varese. I consiglieri regionali da eleggere sono 79 più il Presidente della Regione Lombardia. 

Come vengono eletti il governatore e i consiglieri regionali

È proclamato eletto Presidente della Regione il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi sul territorio regionale. I 79 consiglieri regionali in Lombardia vengono elletti con metodo proporzionale su base di liste circoscrizionali che corrispondono alle Province. Un seggio è riservato al miglior perdente tra i candidati alla presidenza.

Elezioni Lombardia, il premio di maggioranza

Il candidato presidente che ottiene più voti riceve un premio di maggioranza che viene calcolato in due modi:

  • gli vengono attribuiti il 55% dei seggi se ha preso meno del 40% dei voti
  • gli vengono attribuiti dal 60 al 70% dei seggi se ha ottenuto più del 40% dei voti

E' stato in ogni modo abolito il cosiddetto 'listino bloccato'.

Elezioni Lombardia, i candidati

Alle elezioni regionali 2018 in Lombardia dopo la rinuncia del governatore uscente Roberto Maroni (in lizza per la poltrona da premier), sarà l'ex sindaco di Varese Attilio Fontana, esponente moderato della Lega, a sfidare il candidato del centrosinistra, l'esponente renziano del Pd Giorgio GoriDario Violi correrà invece il nome per il Movimento 5 Stelle.

A rubare voti al centrodestra ci penserà creata dai dissidenti alla linea nazionalista della Lega di Salvini. Marco Reguzzoni Roberto Bernardelli, fondatori del movimento Grande Nord, hanno presentato la candidatura di Giulio Arrighini alla presidenza di Regione Lombardia.

Elezioni: 19 liste per 7 candidati alla presidenza della Regione Lombardia

Attilio Fontana (Lega) - Lega; Forza Italia; Fratelli d'Italia; Noi con l'Italia; Energie per la Lombardia; Pensionati; Fontana Presidente

Giorgio Gori (Pd) - Partito DemocraticoPiù Europa con Emma BoninoLombardia ProgressistaInsieme; Civica Popolare; Obiettivo Lombardia; Lista Gori

Dario Violi - Movimento 5 Stelle

Onorio Rosati - Liberi e Uguali

Massimo Gatti - Sinistra per la Lombardia

Angela De Rosa - CasaPound

Giulio Arrighini - Grande Nord

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