Elezioni

Grillo e Salvini: sono loro l'opposizione a Renzi

Dalle elezioni regionali emerge un verdetto: Berlusconi non è più una minaccia per il centrosinistra. Sono la Lega Nord e il Movimento 5 stelle le due realtà che minacciano la leadership del Pd

ROMA - Beppe Grillo. E questo già si sapeva. Poi Matteo Salvini. E questo era nell'aria. Ora, però, c'è la conferma delle urne: sono loro due le opposizione a Matteo Renzi. Ed entrambi i leader sono pronti alla battaglia "nazionale". E' quanto emerge dai commenti ai risultati elettorali che vedono il Pd sempre in testa ma con percentuali molto lontane da quel 41 per cento conquistato alle Europee di un anno fa. 

GRILLO - "Grazie, Danke, Merci, Thank you": è in quattro lingue il titolo del messaggio post-elettorale che Beppe Grillo consegna agli elettori dal suo blog. "Dopo i risultati delle elezioni regionali - si legge nella home page del sito ufficiale del Movimento 5 stelle - è d'obbligo un post di ringraziamenti. Il primo grazie (di cuore) va a De Luca, ineleggibile e impresentabile, che ha mostrato il vero volto del Pd della (il)legalità. Il secondo grazie ai candidati del M5S che, senza ambizioni di poltrone e di potere, hanno speso gli ultimi mesi in campagna elettorale. Il terzo grazie ai parlamentari e agli altri eletti che hanno girato in lungo e in largo la penisola per dare il loro sostegno alle liste senza risparmiarsi, la mattina erano a Venezia, il pomeriggio a Genova e la sera a Perugia". 

Il quarto grazie a chi ha dato fiducia al M5S con il voto, e non era facile, con i media tenacemente contro a raccontare misfatti su di noi, non era semplice bucare la nebbia della disinformazione. 

ANCORA RINGRAZIAMENTI - "Il quinto grazie a chi ha ridimensionato il partito dell'innominabile e lo ha portato a percentuali più consone (metà rispetto alle europee) alla sua (non) azione di governo. Non si gestisce un Paese con le menzogne e con l'arroganza. Il sesto grazie alle sirene della sinistra che ci vorrebbero assessori o alleati a cui si ricorda che il M5S voterà in consiglio regionale (e in Parlamento) ogni proposta che sia contenuta nel suo programma o che porti un beneficio ai cittadini. Le alleanze e gli inciuci non ci appartengono. Il prossimo ringraziamento sarà alle politiche. Un giorno del ringraziamento - conclude il fondatore del M5S - con il tacchino del Pd nel forno".

SALVINI - Come Grillo, forse più di Grillo, anche Matteo Salvini può esultare e togliersi un 'macigno' dalla scarpa. "Tosi? E' stato un ottimo sindaco ma ha scelto di farsi del male. Chi esce dalla Lega lo fa per sempre. Queste elezioni regionali e locali hanno un valore nazionale", ha dichiarato Salvini. "In alcuni casi la Lega triplica e quadruplica la sua presenza. In Toscana siamo ora al 16%. Dal voto di oggi esce dalle urne un'alternativa al renzismo". 

I numeri ci dicono che dobbiamo sfidare e possiamo battere Renzi. In Liguria se fossimo andati da soli avremmo ottenuto un grande risultato ma ho preferito fare un passo indietro per vincere le elezioni". 

PORTA APERTA AL CAV - Salvini parla chiaro anche rigolgendosi a Forza Italia, forza alleta in Veneto. Porte "spalancate" nei confronti del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, "ma non siamo disposti a mezze misure perché non ci sono più le mezze stagioni". L'ex Cavaliere, ha aggiunto il leader leghista. "ha ancora i voti", mentre non c'è possibilità di dialogo con chi oggi è al governo con Matteo Renzi. "C'è un programma, quello della Lega, a disposizione per essere migliorato e arricchito, ma non siamo disposti a trattare pezzi di programma". 


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