Elezioni

Sondaggi elezioni 2013, saranno Monti e Ingroia a decidere le sorti del paese

Dall'ultima rilevazione - Emg per La7 - con la performance da Santoro, Berlusconi ha guadagnato il 2,6%. Perde consensi Bersani: -2,9%. Il distacco tra i due leader è ora di 9,5 punti. Ma a pesare sarà il risultato del 'grande centro' (dato al 14,8%) e di Rivoluzione Civile (5,2%).

In un mese fatto soprattutto di apparizioni tv, Berlusconi ha ridotto il suo svantaggio da Bersani di 5,5 punti percentuali. E così ora la distanza tra i due leader è 'solo' del 9,5%

A fornire questo dato è un sondaggio sulle intenzioni di voto alla Camera elaborato da Emg e diffuso lunedì sera nel corso del Tg La7 da Enrico Mentana. 

Ebbene, da questa rilevazione emergono due dati fondamentali.

Il primo: dallo show a Servizio Pubblico di Santoro, Berlusconi avrebbe guadagnato il 2,6%. Il secondo: a decidere le sorti del paese saranno le due 'new entry' della politica italiana: Mario Monti e Antonio Ingroia.

Partiamo dal primo punto.

Dall'ultima rilevazione - Emg per La7 - con la performance da Santoro, Berlusconi ha guadagnato il 2,6%. Dall'altro lato, nell'ultima settimana chi ha visto calare la propria popolarità è proprio Bersani: -2,6%. Il distacco tra i due leader è ora di 9,5 punti. 

Ma, come detto, a pesare sul risultato finale saranno le performance elettorali della Lista Monti e di Rivoluzione civile.

SPECIALE SONDAGGI - INTENZIONI DI VOTO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Se da un lato Monti toglierà (molti) consensi a Berlusconi, dall'altro Ingroia potrebbe far perdere Bersani in due regioni chiave per l'assegnazione del premio di maggioranza al Senato: Campania e Sicilia. Da qui la polemica sulla (presunta) richiesta di Dario Franceschini a Leoluca Orlando di un accordo di desistenza.

Nel dettaglio le rilevazioni indicano che nel centrosinistra, il Pd sarebbe sempre al primo posto con il 32,4% dei voti (-1,9% rispetto alla settimana del 13-14 dicembre), Sel avrebbe il 4,1% (-1%), altri partiti del centrosinistra otterrebbero lo 0,9%, per un totale del 37,4% (-2,9%)

La coalizione guidata da Mario Monti totalizzerebbe invece il 14,8% con Scelta civica al 9,8%, l'Udc al 3,4% (-1%) e Fli all'1,6% (-0,9%). 

Nel centrodestra, la coalizione Berlusconi-Maroni arriverebbe al 27,9% (+2,6%), con il Pdl a quota 18,4% (+2,4%), la Lega Nord al 5% (-0,8%), La Destra al 2,3% (-0,2%) e Fratelli d'Italia all'1,1%. Gli altri partiti di centrodestra (Grande Sud, Mpa, Intesa Popolare, Mir e Repubblicani) otterrebbero l'1,1%.

Netto calo per il Movimento 5 Stelle che perderebbe il 4,5% e si attesterebbe al 12,1% mentre Rivoluzione civile di Antonio Ingroia arriverebbe al 5,2%

Quanto ai partiti minori, tra cui Fare, per fermare il declino (1,2%), Amnistia Giustizia e Libertà (0,6%), Partito liberale (0,5%) e altre formazioni (0,3%), costituirebbero una fetta del 2,6%. Gli astenuti sarebbero al 26,6%, le schede bianche al 3% e gli indecisi al 10,7%


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