Politica

Le nomine all'Economia e il nodo giustizia al Consiglio dei ministri di oggi 19 gennaio 2023

Al Tesoro è indicato come direttore generale Riccardo Barbieri al posto di Alessandro Rivera. "Corretta" la riforma Cartabia: non servirà la querela se c'è l'aggravante mafiosa

La premier Giorgia Meloni e il ministro dell'Economia Giorgetti

Le nomine sulla pratica dello spoyl sistem, ma anche un disegno di legge "in materia di procedibilità d'ufficio e di arresto obbligatorio in flagranza" e provvedimenti per rafforzare le politiche in favore degli anziani. Sono alcuni dei punti all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri di oggi, 19 gennaio 2023. 

Il Consiglio dei ministri di oggi 19 gennaio 2023

Questo l'ordine del giorno del Consiglio dei ministri reso noto da Palazzo Chigi. 

  • Disegno di legge - Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane;
  • Disegno di legge - Norme in materia di procedibilità d'ufficio e di arresto obbligatorio in flagranza);
  • Decreto del presidente della Repubblica - Regolamento di modifica al decreto del Presidente della Repubblica 11 novembre 2005, n. 255, recante "Unificazione strutturale della Giunta centrale per gli studi storici e degli Istituti storici";
  • Decreto del presidente del Consiglio dei ministri - Regolamento recante "Modifica del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2019, n. 179, concernente la riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali";
  • Leggi regionali.

Le nomine

Cambia il vertice del Tesoro: esce di scena Alessandro Rivera, arriva Riccardo Barbieri. Dopo giorni di braccio di ferro sulla poltrona chiave di direttore generale, il governo opta per la discontinuità. Ma nel segno della continuità.

Confermato Biagio Mazzotta Ragioniere generale dello Stato mentre Ilaria Antonini diventa direttore generale dell'amministrazione Generale del personale e dei servizi al posto di Valeria Vaccaro. Vengono così completate tre caselle cruciali, a pochi giorni (il 24 gennaio) dallo scadere dei termini per lo spoil system.

Confermata infine - ma in questo caso non si tratta di spoil system - anche la nomina del nuovo presidente del Consiglio di Stato: dopo la morte alla vigilia di Natale di Franco Frattini, è guidato dal presidente aggiunto Luigi Maruotti. Il 30 gennaio è prevista l'inaugurazione dell'anno giudiziario dell'organismo e in quell'occasione dovrebbe esserci anche il giuramento e l'insediamento del nuovo presidente. Il Consiglio dei Ministri ha anche nominato l'ambasciatore Riccardo Guariglia Segretario generale della Farnesina. La nomina è stata proposta dal ministro degli Esteri Tajani.

Inoltre il ministero dell’Economia e delle finanze presenterà una proposta di riforma del modello organizzativo "con lo scopo di assicurare il raggiungimento degli importanti obiettivi assegnati in primo luogo a livello europeo e internazionali tramite una diversa articolazione della struttura dipartimentale".

Chi è Riccardo Barbieri

Via libera del Consiglio dei ministri al pacchetto di nomine proposte dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Riccardo Barbieri, già al Mef, diventa direttore generale del Tesoro prendendo il posto dell'attuale dg Alessandro Rivera.

Sessantacinque anni, Barbieri è interno al Mef. Dal 2015 è capo economista responsabile della direzione I Analisi Economico Finanziaria del dipartimento del Tesoro.

Nato a Roma, è` cresciuto a Milano, dove si è laureato con lode in Discipline Economiche e Sociali alla Bocconi. Ha quindi passato cinque anni negli Usa, conseguendo un Ph.D. in Economics presso la New York University. 

Ha lavorato per alcune delle maggiori banche di investimento, J.P. Morgan, Morgan Stanley e Bank of America-Merrill Lynch. Ha ricoperto il ruolo di il capo dell'Independent Research Department e Chief Economist in Mizuho International, la succursale londinese della banca d'investimento giapponese Mizuho Securities.

Chi è Riccardo Barbieri 

Giustizia

L'intervento in tema di giustizia "corregge" alcuni aspetti della riforma del processo penale dell'ex ministro Marta Cartabia. Il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl del ministro della Giustizia Carlo Nordio che rende perseguibili d'ufficio tutti i reati, nei casi in cui ricorre l'aggravante per mafia e terrorismo. Via libera quindi sulla misura che riguarda le "norme in materia di procedibilità d'ufficio e di arresto obbligatorio in flagranza".

Il provvedimento contiene interventi correttivi alla riforma del processo penale Cartabia, in particolare su una delle questione su cui, dopo l'entrata in vigore della riforma (il 30 dicembre scorso), erano emerse maggiori criticità: i reati procedibili solo a querela di parte. La querela, è la modifica approvata dal Cdm, non è necessaria se c'è l'aggravante mafioso: in questi casi si procede d'ufficio.

La modifica della normativa era stata annunciata nei giorni scorsi dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, dopo un caso che aveva fatto scalpore: durante un processo a Palermo la Procura era stata costretta a chiedere la scarcerazione di tre imputati di lesioni aggravate dal metodo mafioso per mancanza della querela. I tre erano comunque rimasti in carcere in quanto detenuti per altri reati.

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