Politica

Il falso mito di Meloni "acchiappa tutto"

A Fratelli d'Italia solo un "voto di pancia", la Lega di Salvini non è morta e riparte dai territori. Lo dice la mappa del voto

Il falso mito di Meloni "acchiappa tutto"

Meloni sembra un carro armato inarrestabile capace di schiacciare qualsiasi avversario, compresi gli alleati. Prima Fratelli d'Italia ha vinto le politiche, poi si è presa Lombardia e Lazio a mani basse. Ma davvero non c’è più spazio per nessuno? Aspettate perché la politica non è così semplice. Nella Lombardia di Salvini la Lega si ferma quasi 10 punti sotto Fratelli D'Italia. Nel Lazio tutto facile con i meloniani che raccolgono il 34%. E così da una prima occhiata il partito di Giorgia Meloni sembra non avere pari.

Ma guardiamo i territori delle singole regioni. Qui si vede nitidamente come il partito di Giorgia Meloni cresca di più in città mentre la Lega ha fatto meglio nelle zone di periferia. A ben guardare la mappa dunque, alle ultime regionali Fdi mantiene il consenso e anzi lo allarga. Ma dove? Soprattutto nelle zone urbane di Milano, Pavia e Mantova.

E la Lega? Non è affatto crollata perché ha recuperato molto rispetto alle elezioni politiche. In questa mappa si vede come il consenso sia aumentato, con picchi a Sondrio città e provincia, Lecco, Como, il varesotto, la provincia di Pavia e quella di Brescia. Insomma questa cosa che Fratelli d’Italia sia l’unico partito di destra oggi e gli altri siano scomparsi è un falso mito. Soprattutto per il Carroccio che è andato meglio anche nelle aree rurali del Lazio, una regione dove il partito di Matteo Salvini non è che sia proprio amato, per il suo trascorso nordista. “Roma ladrona” no? Lo ricorderete.

L’ultima conferma è data dai numeri dell'andamento del voto, suddiviso per classe demografica. In pratica, al diminuire del numero di abitanti dei comuni, aumenta il gradimento della Lega rispetto a Fratelli d'Italia. “La Lega passa dal 7% di Milano al 20% nei comuni più piccoli. Più si scende di dimensione demografica e più varia il rapporto di forza tra Fdi e i suoi alleati. Mentre a Milano Fdi ha il 20% dei voti e tutte assieme le altre componenti della coalizione (compresa la lista del Presidente) raccolgono il 19% dei voti, nei comuni sotto i 5.000 abitanti il rapporto è di 27 a 36" si legge nel report.

Insomma il voto al partito di Matteo Salvini appare più solido, determinato dalla presenza di classe dirigente radicata sul territorio. Al contrario, il voto a Fratelli d'Italia, appare più volatile e dunque incerto. Per questo la Lega non si può considerare un partito cannibalizzato dalla destra di Meloni. Anzi, la rivincita del Carroccio può ripartire dalle province, quelle dove ha messo radici, a patto che Matteo Salvini sappia gestire la fronda interna, scongiurando la scissione dei nordisti.

Riprese e montaggio Alberto Pezzella, Today.it


Si parla di