Politica

Sfida all'Europa, la manovra non cambia

Inviata nella notte la lettera di replica ai rilievi della Commissione europea sugli obiettivi di deficit/Pil e riduzione del debito. Di Maio: "Non cambia né nei saldi né nella previsione della crescita". Ma come "garanzia" sarebbe al via un nuovo massiccio piano di privatizzazioni

Il governo italiano aveva tempo fino alla scorsa notte per spiegare all'Unione europea le deviazioni previste dalla Manovra finanziaria sugli obiettivi di deficit/Pil e sulla riduzione del debito pubblico. La risposta è stata quella attesa: la legge di bilancio sostanzialmente resta quella che è stata presentata. Bruxelles aveva bocciato il testo chiedendone uno rivisitato. 

La lettera è stata inviata dal governo nella notte alla Commissione: il governo italiano accetta solo di ridurre il debito grazie a un piano di privatizzazioni del patrimonio immobiliare per un valore di 18 miliardi di euro. E' questa quindi la novità principale: impegno nero su bianco a far scendere il rapporto debito/Pil al 126% nel 2021 grazie a un piano di privatizzazioni del patrimonio pubblico. "Tenuto conto di tali introiti - si legge nel documento inviato all'Ue - e del loro impatto anche in termini di minori emissioni di debito sul mercato, e quindi minori interessi, la discesa del rapporto debito/Pil sarebbe ancora più marcata e pari a 0,3 punti quest'anno: 1,7 punti nel 2019, 1,9 nel 2020 e 1,4 nel 2021". "Il rapporto - si legge ancora - scenderebbe dal 131,2% del 2017 al 126% nel 2021". Identici anche gli obiettivi di crescita. Anche se le audizioni degli organismi tecnici di lunedì avevano criticato le stime (+1,5% per il governo nel 2019), alla luce dei numeri ben diversi prospettati dall'Unione negli ultimi rapporti.

"Un miliardo per la messa in sicurezza delle strade"

Nella lettera il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha anche comunicato che l'esecutivo investirà un miliardo di euro  nel 2019 per la messa in sicurezza e manutenzione di infrastrutture della rete stradale, viadotti, ponti e gallerie. "Gli interventi - si legge - riguarderanno opere realizzate nella stessa epoca o precedenti del Ponte Morandi". "Per contrastare il dissesto idrogeologico e per la manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti, il governo chiede l'applicazione della flessibilità per eventi eccezionali". "Per il prossimo triennio", scrive Tria, le spese eccezionali saranno "pari a circa lo 0,2% del Pil", circa 3,6 miliardi, a seguito dei danni del maltempo. Nella lettera alla Ue sono incluse clausole di salvaguardia per evitare che il deficit salga oltre il 2,4% qualora le previsioni di crescita del governo nella manovra non siano confermate e anche una nuova operazione di dismissione immobiliare: per il resto vengono confermate "impianto e azione politica". Confermata anche la volontà d introdurre un meccanismo di controlli della spesa. Aumentati (nelle intenzioni del governo) anche i fondi destinati al dissesto idrogeologico.

Manovra, nuova bocciatura per reddito di cittadinanza e pensioni 

Di Maio: "La manovra non cambia"

"La manovra non cambia né nei saldi né nella previsione della crescita, perché è nostra convinzione che è quel che serve al Paese per ripartire" ha detto il vicepremier Luigi Di Maio subito dopo il Cdm. "Abbiamo detto chiaramente che ci impegnamo a mantenere il 2,4% di deficit, e il Pil all'1,5%" ma "reddito cittadinanza, riforma Fornero, soldi ai truffati dalle banche" restano. "E' una manovra in controtendenza col passato" ma "non facciamo i furbi sul debito". E ancora: "Non abbiamo aggiunto niente a quello che già leggete nella manovra di bilancio ma c'è l'impegno a mantenere quelli che sono i saldi indicati; quindi non facciamo i furbi sul deficit ma allo stesso tempo manteniamo gli impegni con gli italiani".

Dismissioni e privatizzazioni, ma dettagli non ci sono

Unica 'concessione' rispetto ai piani di partenza, le dismissioni, anche immobiliari, che verranno attuate e che dovrebbero valere l'1% del Pil (ma manca qualsiasi tipo di dettaglio su questo punto): "Il nostro obiettivo è tutelare i gioielli di famiglia ma allo stesso tempo di dismettere tutto quello che non serve dello stato di immobili o di tutti questi beni che sono di secondaria importanza" ha aggiunto Di Maio, uscendo da palazzo Chigi. "Deve essere chiara una cosa - ha detto - nel programma di dismissioni non ci sono i gioielli di famiglia: stiamo parlando di immobili, di beni secondari dello Stato e sicuramente la dismissione avrà un effetto positivo per la riduzione del debito". "Nella lettera a Bruxelles - ha detto il vicepremier - abbiamo detto che aumentiamo la valorizzazione dei nostri immobili, quindi della dismissione dei nostri immobili". E "potremo fare più soldi dal taglio e dalla dismissione di quello che non serve, degli immobili di proprietà dello Stato". 

"La notizia che devo dare agli italiani - ha continuato Di Maio - è che reddito di cittadinanza, pensioni di cittadinanza, superamento della legge Fornero con quota 100, risparmiatori truffati, tutti questi provvedimenti non cambiano. Vanno avanti e creeranno un anno, il 2019, che sarà l'anno del cambiamento".

Dal Parlamento a Bruxelles: tutte le tappe della manovra


Si parla di