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De Magistris sospeso, deve lasciare: "Ma io mi ricandiderò"

Notificato il provvedimento di sospensione del primo cittadino di Napoli: funzioni da sindaco al suo vice Sodano. Ma lui annuncia: "Non mollo, farò il sindaco per strada"

NAPOLI - "Penso che mi ricandiderò, farò la campagna elettorale contro tutti, anche contro Cecchi Paone". Parole di Luigi De Magistris, sospeso dall'incarico di sindaco di Napoli per la sentenza di condanna per l'inchiesta Why Not, parlando ai microfoni di Julie Italia.

Il presidente del Consiglio comunale di Napoli gli ha notificato questa mattina il decreto di sospensione da sindaco firmato ieri dal prefetto del capoluogo partenopeo Francesco Musolino.

"Si tratta di un'ingiustizia clamorosa. Vengo condannato per aver fatto il mio dovere", ha dichiarato De Magistris. "Se non fossi stato un uomo delle istituzioni avrei fatto ben altro di fronte ad una vergogna di stato di questa portata. Pezzi deviati dello Stato me l'hanno giurata a morte, e non si fermeranno fino a quando non mi avranno distrutto come uomo", ha aggiunto.

La sospensione del sindaco di Napoli ha effetto immediato e a prendere il suo posto è il vicesindaco Tommaso Sodano, che aveva anche la delega all'Ambiente. L'ex senatore del Prc presiederà la Giunta in programma nel pomeriggio alle 15, mentre De Magistris ha dovuto annullare un appuntamento istituzionale previsto nel quartiere Scampia.

E per difendere il sindaco è in programma per il pomeriggio di venerdì un flash mob davanti a palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli. Via Facebook i sostenitori di De Magistris si sono dati appuntamento per manifestare la loro vicinanza all'ex pm, con l'hashtag #sospendetecitutti. "La sospensione è totalmente ingiusta - si legge sulla pagina - non hanno sospeso solo de Magistris ma tutte le battaglie che lui ha intrapreso, sospendendo lui è stata sospesa la volontà della città di rinascere".


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