Politica

Via libera della Camera alla Manovra correttiva sollecitata da Bruxelles, Mdp vota contro

Solo 350 deputati hanno partecipato al voto, 281 i sì al testo. A esprimere parere contrario, insieme alle opposizioni, anche il gruppo degli scissionisti del Pd

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, Roma, 29 maggio 2017. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Via libera da parte dell'Aula della Camera alla Manovra da 3,4 miliardi sollecitata da Bruxelles. Il decreto legge, approvato con 218 sì, 127 no e 5 astensioni, ora passa all'esame del Senato. Solo 350 deputati hanno partecipato alla votazione. A esprimere parere contrario, insieme alle opposizioni, anche il gruppo Articolo 1-Mdp. Ma anche Ap, che si è espressa a favore, vede in Aula solo Paolo Tancredi e Raffaele Vignali, perché in contemporanea era in corso la direzione del partito.

Nell'ultima votazione ieri sul testo la Camera aveva confermato la fiducia al governo senza il consenso dì Mdp e Udc con 315 voti a favore, 142 contrari e cinque astenuti. Con il voto finale di oggi il testo passa al Senato e l’approdo davanti all’Assemblea è già stato calendarizzato per il 13 giugno, subito dopo il primo turno delle amministrative: il decreto deve essere convertito in legge entro il 23 giugno, pena la decadenza.

LA MANOVRA

Rischio di crisi di Governo?

Se anche al Senato Mdp e Udc non partecipassero al voto di fiducia, come hanno fatto alla Camera (i bersaniani hanno fatto mancare 35 voti e quattro i centristi, cui si sommano i tre assenti di Ap, i due di Ci ed i 12 del Pd), il governo Gentiloni perderebbe voti ma potrebbe comunque riuscire ad andare avanti in quanto i senatori che non entrano in Aula a votare abbassano il quorum. Diversa sarebbe, invece, la situazione ove quegli stessi gruppi decidessero di astenersi formalmente: in base al regolamento di Palazzo Madama, infatti, in Senato l'astensione vale come voto contrario.

Alfaniani decisivi. I voti sicuri per il governo a Palazzo Madama si attesterebbero intorno ai 155: 99 senatori del Pd, 25 di Ncd e 18 di Autonomie, più i senatori del misto ma sempre meno della maggioranza assoluta, senza assenze, che ammonta a 161 voti. Se Mdp e Udc si astenessero formalmente, l'opposizione arriverebbe più o meno allo stessa quota 155 voti: 16 senatori di Ala, 10 della Federazione dei liberali, 42 di Fi, 14 sui 17 senatori di Gal, 12 della Lega, 35 di M5S e 8 di Si. 

Padoan chiede allʼUe uno "sconto" sulle misure richieste

Con una lettera inviata alla Commissione europea, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha indicato nello 0,3% del deficit "la portata dell'aggiustamento ritenuto adeguato allo stato delle finanze pubbliche del nostro Paese". Si tratta, dunque della richiesta di uno "sconto" di circa 9 miliardi sulle misure da adottare nella prossima legge di Bilancio rispetto allo 0,8% chiesto dall'Ue nelle raccomandazioni. Lʼargomento sarò trattato al prossimo Eurogruppo ed Ecofin", ha affermato il portavoce della Commissione


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