“Roma, 14 gennaio 1919 – Roma, IMMORTALE”. Per un attimo su Wikipedia, giusto per pochi secondi, la morte di Giulio Andreotti è scomparsa. Nato poco dopo la fine della prima guerra mondiale e poi eterno. E’ stato il Messaggero.it a scoprirlo per poi rilanciarlo in rete, prima che il sito cancellasse il piccolo omaggio:

Wikipedia, per pochi secondi, saluta così il senatore a vita Andreotti morto oggi all'età di 94 anni. Con quell'ironia che ha sempre contraddistinto il Divo Giulio, per usare il soprannome “ufficializzato” dal film del 2008 di Paolo Sorrentino.

Il saluto di Wikipedia - Fonte il Messaggero.it

Ma c’è anche chi, come l’Huffington Post, il quotidiano web diretto da Lucia Annunziata, ha intervistato Roberto Rotondo, vicedirettore del mensile ’30 giorni’ – diretto per vent’anni dal senatore a vita – che ha definito Andreotti un “maestro di vita”.

Mi hanno chiamato i suoi familiari pochi minuti dopo che era successo. Non so ancora bene cosa dire. La situazione era stabile. I problemi respiratori che aveva erano noti, quelli per i quali era stato ricoverato circa sei mesi fa. Aveva un'assistenza infermieristica 24 ore su 24, era tenuto costantemente sotto controllo. Stamattina ha avuto quella che sembrava essere una piccola crisi respiratoria. Hanno chiamato il medico ma si è spento poco dopo. È stato cosciente e vigile fino alla fine, per quanto l'età e i problemi di salute glielo consentissero.