Politica

Riforma del lavoro, Fornero apre a modifiche

"Non c'è dogmatismo". Il ministro del Welfare spiega di essere "disposti a monitorare la riforma" e, se ce ne fosse la necessità "eventualmente a cambiare qualcosa". Ma lo scontro sugli esodati non si placa

Sulla riforma del lavoro "non c'é dogmatismo", bisogna "essere disposti a monitorarla, a vedere se gli effetti si discostano dagli obiettivi posti e se così dovesse succedere bisogna avere la disponibilità eventualmente a cambiare qualcosa".

Lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero che, parlando in collegamento telefonico dal convegno 'Occupazione e Welfare', organizzato dalla Fondazione Craxi, ha spiegato che "la riforma del mercato del lavoro è un buon equilibrio tra esigenze spesso contrapposte delle parti".

Quindi, ha aggiunto, "se ci si sforza tutti insieme di guardare alle cose positive che ci sono e all'equilibrio che realizza, io credo che faremo un buon passo nella direzione di un futuro migliore per questo paese".

La riforma del mercato del lavoro è una "norma complessa" quindi "dobbiamo fare nostro un atteggiamento pragmatico, che il controllo in itinere, in applicazione, delle riforme", ha affermato Fornero. Per il ministro è questo "il metodo che dobbiamo usare".

Parlando al Senato, Elsa Fornero interviene a gamba tesa nuovamente sulla questione esodati e conferma: "I lavoratori che saranno salvaguardati sono 65mila".

Il numero di 400.000 lavoratori nella Relazione dell'Inps sui lavoratori esodati "non è numero dei lavoratori da salvaguardare", sottolinea Fornero, spiegando che ci sono circa 60.000 lavoratori che hanno maturato i requisiti nel 2011 e quindi andranno in pensione nel 2012.

Quanto allo scontro con l'Inps, così il ministro Fornero prova a chiudere la polemica: ''Respingo con forza ogni insinuazione sul fatto che io abbia fornito informazioni non vere sul numero di lavoratori interessati o che abbia voluto sottrarre dati''.


Allegati

Si parla di