Politica

Romano ridà speranza al centrosinistra, Silvio allena il centrodestra: tutto come 11 anni fa

M5s stabilmente primo partito ma se si votasse adesso il centrodestra unito si potrebbe fregiare del 36,6% dei consensi, con la coalizione di centrosinistra lontana di ben sette punti. Tra populismo e volti noti l'Italia è sempre più in stallo

L'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il leader dell'Unione Romano Prodi in un'immagine d'archivio del 14 marzo 2006 negli studi televisivi Rai. Oltre 16 milioni gli spettatori, share del 52.13%. Pochi giorni dopo, seconda sfida, su Raiuno, moderatore Bruno Vespa: nella replica finale, Berlusconi con un colpo di scena annunciò di voler abolire l'Ici. FOTO ANSA / ARCHIVIO / MAURIZIO BRAMBATTI / PAL

Dopo gli incontri non certo positivi con il presidente del Senato Pietro Grasso e l’approccio gelido con Massimo D’Alema, Piero Fassino ora può sorridere. Un’apertura alla costruzione di un centrosinistra largo che corra unito alle prossime politiche è arrivata da Romano Prodi. A darne nota è l’ex sindaco di Torino, incaricato dal Pd di mediare con le altre forze politiche di sinistra. “E’ stato un incontro molto positivo” ha detto Fassino. “Prodi come padre dell’Ulivo e del Pd condivide e apprezza l’iniziativa che sto perseguendo per realizzare una comune strategia del centrosinistra. Anche incoraggiato da questo incontro proseguirò i miei colloqui con i diversi esponenti del centrosinistra”.

Un accordo tra Pd e gli attori della galassia di centrosinistra è quanto mai vitale per poter essere della partita alle prossime politiche. L’ultimo sondaggio Index Research per Piazza Pulita infatti, dà il Pd ancora in calo, questa volta dello 0.2%. I dem continuano la loro discesa, ora sono al 24,5%. Grazie però alla piccola crescita di Alternativa Popolare e delle altre forze che si rifanno a Pisapia, Verdi e centristi moderati, la coalizione di centrosinistra rimane stabile al 29,6%. 

Il centrodestra, che vede una leggera flessione della Lega, è però ancora lontano. La coalizione tripartita da Berlusconi, Salvini e Meloni, sale al 36,6%. Il partito del Cavaliere è quello che cresce di più, +0.3%. Questo grazie all’attivismo dell’ex premier che, ospite a Porta a Porta, ha annunciato: “io sarò in campo: farò la punta se sarò candidabile, senno farò l’allenatore”.

Il Movimento 5 Stelle, con il candidato premier Luigi Di Maio impegnato in un'operazione elettorale presso le cancellerie estere, vede il suo consenso assottigliarsi dello 0,3%, attestandosi al 27,5%.

Se si votasse adesso il centrodestra unito si potrebbe fregiare del 36,6% dei consensi, la coalizione di centrosinistra sarebbe invece lontana di ben sette punti al 29,6% con la Sinistra (Articolo Uno e Sinistra Italiana) al 6,2%.

Questa la fotografia delle intenzioni di voto, rilevata dal sondaggio dell'istituto di ricerca Index Research.

Alla domanda “Se ieri si fossero tenute le elezioni politiche, lei per quale partito avrebbe più probabilmente votato?” il 27,5% degli intervistati ha indicato il Movimento 5Stelle (-0,3%), il 24,5% avrebbe votato per il Pd che perde lo 0,2 rispetto all'ultima rilevazione. Forza Italia in lieve rialzo al 14,6% (+0,3%) ad un passo dalla Lega che arretra al 15% (-0,2%).


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