Politica

Sgarbi: "Coprire le statue è un gesto da capre ignoranti"

Il critico d'arte: "Confondere Rohani, il presidente di una grande civiltà, con Bin Laden o al Al Baghdadi è frutto di ignoranza abissale"

Vittorio Sgarbi (Infophoto)

Aver coperto le statue di uomini nudi nei Musei capitolini con pannelli bianchi in occasione della visita del presidente iraniano Hassan Rohani "è da capre ignoranti": parola di Vittorio Sgarbi.

"E' sconcertante", commenta al telefono con Askanews il critico d'arte, spiegando: "Oscilla tra una superbia rispettosa, che proverebbe la superiorità di chi sapendo che l'ospite non mangia pesce, non glielo fa mangiare e il timore del rischio, una sottomissione che mortifica chi la applica. In realtà sono entrambe frutto di una totale ignoranza e mancanza di sensibilità culturale".

Ma, prosegue Sgarbi, "non si può confondere l'Iran con l'Arabia Saudita o con l'Isis, quella persiana è una civiltà più antica della nostra: hanno le rovine di Persepoli, e non hanno coperto le statue nude a Persepoli, a casa loro, e noi copriamo le nostre? I fanatici del Califfo al Baghdadi distruggono Palmira, ma un persiano non ha mai toccato Persepoli". 

Quindi, mettere dei pannelli a coprire i nudi segna per Sgarbi "un abisso culturale", "ridicolo" e tra l'altro inutile: "Rohani - assicura Sgarbi - non avrà certo pensato ad un tributo di rispetto, avrà pensato a lavori in corso, di ristrutturazione. Un assurdo logico. Rohani a Roma di certo non si stupisce che possano esserci statue di nudi". "Confondere Rohani, il presidente dell'Iran, di una grande civiltà islamizzata, con Bin Laden o al Al Baghdadi è frutto di ignoranza abissale": bisogna essere "ignoranti come delle capre". 

E - fa notare Sgarbi - di fronte a questi "abissi di ignoranza", "è stato abolito un importante istituto come l'Isiao, Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente e invece dovremmo conoscere meglio quella civiltà, soprattutto in un momento come questo "


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