Politica

Tav, dal Governo le ragioni del sì

Quattordici risposte, contenute in un documento pubblicato oggi sul sito governo.it, per spiegare i motivi che hanno portato Monti a proseguire sull'Alta velocità

Quattordici punti programmatici a favore dell'Alta Velocità. Il Governo Monti risponde voce per voce alle rivendicazioni anti Tav che arrivano da tutta Italia e in un documento pubblicato oggi sul sito del Governo spiega le ragioni per le quali l'attuale esecutivo ha deciso di continuare sulla linea e i progetti dei governi precedenti.

Al primo punto, i motivi per i quali ha riconfermato la Torino-Lione come opera strategica. La nuova rete, spiega il Governo, "ammodernerà e snellirà le operazioni transfrontaliere di trasporto per passeggeri e imprese" e "le interconnessioni transfrontaliere sono l'elemento strategico centrale dell'Unione Europea che ha ribadito l'importanza della tratta di valico "Torino-Lione". In poche parole, "Sì Tav" dice il Governo, per non restare fuori dall'Europa.

Quindi i Costi. Realizzare la Tav Torino-Lione costerà 8,2 miliardi di euro da ripartire tra Italia e Francia. "In quanto opera trasfrontaliera potrà ottenere la massima percentuale di finanziamento comunitario che arriva al 40%".

Chiarezza sui conti. "Il finanziamento per l'Italia sarà inferiore ai 3 miliardi di euro". Tempi certi, spiega il Governo. "L'inizio dei lavori è previsto per il 2013. Il cantiere durerà 10 anni". 

E ancora, questione amianto - "nessun rischio radioattività - ambiente - "il progetto sarà sostenibile sia dal punto di vista energetico sia da quello ambientale" - e vantaggi "di tipo collettivo, grazie alla diminuzione degli incidenti stradali e delle minori emissioni da mezzi di gomma". 

Chiusura per il dissenso dell'opera che porterà da Milano a Parigi in 4 ore. Per il Governo "la stragrande maggioranza dei cittadini" non si è opposta all'opera. "I comuni italiani contrari sono circa una dozzina ma, se si considerano quelli direttamente interessati dalla realizzazione di tratte in superficie e/o cantieri, sono solo due le amministrazioni esplicitamente contrarie".

 

 

Qui il testo completo del documento pubblicato dal Governo


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