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Vaccini, il Senato approva il decreto: 10 quelli obbligatori per la scuola

Palazzo Madama ha dato il via libera con 171 sì e ora il provvedimento, che dovrà essere convertito in legge entro il 6 agosto, passa alla Camera. Ecco le modifiche inserite

Con 171 voti favorevoli e 63 contrari il Senato ha dato il via libera al decreto Lorenzin che prevede l’obbligatorietà del vaccino per l’iscrizione a scuola. La norma, modificata nel corso del passaggio in Commissione, prevede ora dieci vaccini obbligatori: contro polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella. Altri quattro – anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus – vengono attivamente consigliati dalle Asl.

Il provvedimento ora passa alla Camera e dovrà essere convertito in legge entro il 6 agosto.

Il decreto ha introdotto anche la possibilità di prenotare i vaccini in farmacia (ma non di farli), poi sanzioni più basse e nessuna minaccia alla patria potestà per chi non rispetta la norma. Ridotte le sanzioni contenute nel documento rispetto alla prima versione: l’importo sarà al minimo 100 e al massimo 500 euro. In origine la multa prevista andava dai 500 ai 7.500 euro. Il Senato ha poi approvato l’emendamento presentato dalla relatrice Patrizia Manassero del Pd, che prevede che un soggetto già immunizzato potrà adempiere all’obbligo con vaccini in formulazione monocomponente o combinata in cui sia assente l’antigene per la malattia per cui si è già coperti. Vediamo cosa cambia nel dettaglio.

Anagrafe vaccinale

E’ stato inoltre confermata l’istituzione dell’anagrafe vaccinale e per l’integrazione degli obbiettivi dell’unità di crisi che monitora le attività del Servizio sanitario nazionale “per renderli funzionali alle esigenze di coordinamento tra tutti i soggetti istituzionali competenti in materia di prevenzione delle malattie infettive nonché di regia rispetto alle azioni da adottare in condizioni di rischio o allarme”.

Monocompetente

Il Senato ha poi approvato l’emendamento presentato dalla relatrice Manassero, che prevede che un soggetto già immunizzato potrà adempiere all’obbligo vaccinale con vaccini in formulazione monocomponente o combinata in cui sia assente l’antigene per la malattia per cui si è già coperti.

Prenotazione in farmacia

Ok alla prenotazione delle vaccinazioni nelle farmacie convenzionate aperte al pubblico attraverso il Centro unificato di prenotazione (Cup). In particolare, la norma prevede “in via sperimentale e al fine di agevolare gli adempimenti vaccinali relativi all’anno scolastico 2017/2018”.

Autocertificazione medici e insegnanti

Un emendamento al testo approvato dal Senato prevede che anche gli operatori scolastici, gli operatori socio sanitari e gli operatori sanitari possano presentare una autocertificazione attestante la copertura vaccinale.

“Questo è un provvedimento a tutela dei bambini italiani. Tutti. Anche di quelli che non possono essere vaccinati”. Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dopo il via libera di Palazzo Madama al provvedimento che reintroduce l’obbligo vaccinale nel nostro Paese. Con “un lungo dibattito in Senato su un decreto – ha sottolineato – su cui non è stata posta la fiducia e su cui abbiamo avuto un larghissimo voto di maggioranza e trasversale”. Ma soprattutto viene dato “un messaggio molto chiaro agli italiani: bisogna tornare a vaccinarsi per mettere in sicurezza la collettività e per mettere in sicurezza i nostri bambini. E’ anche una risposta a un’epidemia in atto, quella del morbillo, che in questo momento purtroppo nel nostro Paese conta 3672 casi notificati e tre decessi”, ha aggiunto. “Mettiamo in sicurezza la collettività rispetto a malattie infettive molto gravi e di cui purtroppo si è sottostimato il rischio in questi anni”, ha detto ancora il ministro, sottolineando che “il grande sforzo che verrà fatto insieme con il mondo della scuola, gli operatori sanitari, i pediatri, i medici di medicina generale per informare le famiglie e i genitori nei prossi anni riuscirà a colmare il gap di immunizzazione che ci ha costretto a fare questo decreto e a tornare all’obbligatorietà. Sono molto fiduciosa e lo dico alle famiglie: è un provvedimento a tutela dei bambini italiani, tutti, anche di quelli che non possono essere vaccinati”.


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