Politica

Il voto per i fuori sede potrebbe diventare realtà

Nelle valigie dei fuori sede le schede elettorali con le richieste e le speranze di chi ancora non può votare

Valigie e trolley piene di schede elettorali rimaste inesorabilmente bianche ma che portano con sè tanti buoni propositi. Sono quelle dei cosiddetti fuori sede ovvero quasi 5 milioni di italiani che ancora oggi, per i più svariati motivi legati alla lontananza da casa e dalla propria residenza, non possono votare.

A Roma, in piazza Santi Apostoli, si è tenuta la conferenza stampa con l’ultima tappa del tour "Il voto non è scontato" organizzata da The Good Lobby, Will Media, University Network e dalla Rete Voto Sano da Lontano. Obiettivo: richiamare la politica agli impegni presi in campagna elettorale sul voto a distanza dei fuori sede.

Le valigie piene delle schede elettorali fac-simile raccolgono i messaggi e le richieste degli studenti e dei lavoratori fuori sede incontrati nelle diverse tappe del tour. In molti hanno deciso di denunciare le difficoltà economiche e logistiche che devono affrontare per esercitare il proprio diritto di voto: viaggi lunghi e costosi, impegni di lavoro o di studio da conciliare, locatari che non permettono di prendere la residenza presso il proprio domicilio. Nonostante il tasso di astensionismo sempre crescente, l’Italia rimane l’unico Paese dell’Unione Europea a non consentire il voto a distanza, a eccezione di Malta e Cipro.

Così qualcosa, sul fronte politico, si smuove. Fabio Roscani, deputato di Fratelli d'Italia, ufficializza la presentazione di un intergruppo parlamentare che lavorerà per trovare una soluzione sulla base delle proposte di legge. Dopo avere toccato, tra febbraio e marzo, le città di Milano, Torino, Firenze e Bologna, gli attivisti delle associazioni e la community di Will portano così a Roma le decine di valigie che rappresentano il viaggio che gli elettori fuori sede devono affrontare per esprimere il proprio voto.

Un intergruppo di tutto lo spettro parlamentare. Sono intervenuti così Eleonara Evi (Si-Verdi), Vittoria Baldino (M5s), Marianna Madia (Pd), Riccardo Magi (+Europa), Giulio Pastorella (Azione), Stefano Benigni (Forza Italia), Fabio Roscani (Fratelli d’Italia) e Igor Iezzi (Lega).

"Il voto, purtroppo, non è scontato, soprattutto per chi, per ragioni di studio o lavoro, è costretto a vivere lontano dal luogo di residenza. - afferma Rachele Scarpa, parlamentare del Partito Democratico - Ad ogni tornata elettorale si consuma una vera e proprio ingiustizia, quando milioni di italiani fuori sede non possono permettersi di tornare a casa per votare, e quindi non possono esercitare uno dei più importante diritto per una democrazia. Nella scorsa legislatura si è lavorato molto sul tema e non c'è nessun ostacolo reale, solo un grande ritardo da colmare e adesso che sembra che tutte le forze politiche condividano questa battaglia, approviamo immediatamente una legge per il voto fuori sede".

Ecco in questa video-intervista le parole di Fabio Roscani, parlamentare di Fratelli d’Italia, Riccardo Magi, parlamentare di +Europa, Marianna Madia, parlamentare del Partito Democratico, Clara Morelli di Will Media “Il voto non è scontato” e Fabio Rotondo di Good Lobby Italia e Rete voto sano da lontano.


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