Politica

"Niente tasse per chi assume disoccupati": così si esce dalla crisi

La proposta è del vice premier Angelino Alfano che ha spiegato: "Dobbiamo dare lavoro ai giovani e abbiamo la ricetta". Poi ha aggiunto: "Via l'Imu e nessun aumento dell'Iva". Sulla legge elettorale: "Eleggiamo direttamente il capo dello Stato"

ROMA - Nel giorno in cui la Cisl pubblica il suo rapporto sulle Industrie e prevede altri 123 mila posti di lavoro a rischio per il 2013, il vice premier Angelino Alfano propone la sua ricetta per uscire dalla crisi. Niente tasse per chi assume giovani disoccupati, nessun aumento dell'Iva e semplificazioni per chi vuole investire. 

"Se queste azioni funzioneranno, noi potremmo avere una bella speranza per la seconda metà del 2013" ha profetizzato Alfano. Le priorità in agenda restano le solite, quelle dettate dalla crisi: "Dobbiamo dare lavoro ai giovani, e abbiamo la ricetta che può immediatamente offrire la possibilità che questo lavoro si crei: zero tasse per gli imprenditori che assumono giovani disoccupati. Gli imprenditori - ha spiegato - che assumono quei ragazzi non devono pagare quelle tasse che hanno rappresentato un disincentivo all'assunzione. E poi - ha proseguito Alfano - attraverso le politiche fiscali di detassazione, come nel caso dell'eliminazione dell'Imu, o di non appesantimento fiscale come il non aumento dell'Iva si può ambire ad una ripresa dei consumi capace di generare a sua volta nuova intrapresa". Ultimo passo, "è quello delle semplificazioni: chi ha degli euro in tasca e li vuole investire, deve poterlo fare immediatamente senza incorrere nei lacci e nei lacciuoli della burocrazia. Un forte impatto delle semplificazioni - ha proseguito - è la nostra previsione positiva».

Dopo i consigli economici, Angelino alfano è tornato a parlare di finanziamento e legge elettorale. "L'abrogazione del finanziamento ai partiti è una proposta importante che supera i vent'anni di finanziamento ai partiti. Speriamo che in parlamento la riforma proceda velocemente" ha detto a margine della parata per la Festa della Repubblica . Dopo questo passaggio, sarà la volta della riforma elettorale. Sull'elezione diretta del capo dello Stato Alfano ha sottolineato: "Noi ci abbiamo provato l'anno scorso e purtroppo siamo riusciti solo al Senato e non alla Camera. Adesso penso che potremo farcela perché anche da parte del Pd si stanno aprendo significativi spiragli. Questa - ha concluso - sarà anche un'ottima scelta per aumentare l'affetto dei cittadini nei confronti delle istituzioni".


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