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L'azienda che premia i dipendenti che fanno figli: "Uno stipendio in più a ogni nascita"

La scelta del patron della Brazzale, azienda storica del Veneto con 550 dipendenti: "C'era bisogno di dare un segnale chiaro: l'Italia e l'Europa devono rimettere i bambini al centro della vita"

Roberto Brazzale

A Zanè, vicino Vicenza, c'è un'azienda che premia i lavoratori che fanno figli. Il patron dell'omonima azienda, Roberto Brazzale, ha deciso così di dare un segnale alle famiglie: "L'Italia e l'Europa devono rimettere i bambini al centro della vita. Da imprenditore, ho cominciato facendo concretamente la mia parte". La Brazzale è la più antica azienda lattiero-casearia del nostro Paese, fondata nel lontano 1784 (ma gli antenati del patron iniziarono a lavorare il formaggio già nel Seicento). Come ricostruisce Repubblica, quest'anno ogni dipendente che genererà un figlio otterrà una mensilità netta in più per fronteggiare le prime spese.

In tutto i collaboratori sono 550, parte in Veneto e parte nella Repubblica Ceca, dove il gruppo ha aperto 19 negozi. Per i dipendenti italiani il "bonus-bebè" della Brazzale vale 1500 euro, all'estero 25mila corone. "Quando ero piccolo - ha spiegato Brazzale a Repubblica - in giro vedevo mamme e carrozzine. Oggi vedo solo badanti e sedie a rotelle. Per i giovani pensare ad un figlio è un problema enorme. Ma ancora non diamo un peso adeguato a quella che è una epocale tragedia collettiva".

La prima dipendente ad avere il bonus è stata la responsabile delle analisi chimiche, diventata mamma la scorsa settimana. Presto sarà la volta dell'economista che guida l'ufficio costi. Il premio sarà versate anche ai padri o a chi adotterà un bambino. Per ottenerlo bisogna essere dipendenti da almeno due anni e assicurare la collaborazione per i due anni successivi a ogni nascita.  

"Ci rendiamo conto - ha detto  Brazzale - che 1.500 euro in più non bastano per indurre una coppia a generare un figlio. Il messaggio culturale prevale su quello materiale ed è la fiducia nel futuro: vogliamo che i giovani che investono sulla vita si sentano a proprio agio e che non debbano preoccuparsi del lavoro".

L'iniziativa di Brazzale è lodevole ma comporta numerose questioni organizzative, ma lui è tranquillo: "Non so ancora come -ma ci organizzeremo. Il passo da compiere è questo: fare ciò che è giusto, senza pesare solo le difficoltà da superare".


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