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Il più grande botto dopo il Big Bang

La fusione fra due buchi neri ne ha creato uno dalle dimensioni mai viste. È l'anello mancante dell'evoluzione di questi oggetti cosmici?

Foto: Blueplanethear.it

Gli Astronomi hanno rilevato il segnale proveniente da una violenta collisione avvenuta diverso tempo fa, fra due buchi neri, che ne hanno creato uno nuovo di dimensioni intermedie mai viste prima. Si tratterebbe, secondo gli esperti, dell'anello mancante nell'evoluzione di questi oggetti cosmici.

"il più grande bang dal Big Bang" 

Secondo gli astronomi i buchi neri stanno evolvendo in maniera strana: "È il più grande" bang" dal Big Bang osservato dall'umanità" ha dichiarato il fisico della Caltech, Alan Weinstein, che fa parte del team che ha fatto la scoperta. Un evento rilevato nel maggio 2019 ma accaduto nell'universo molto lontano da noi e circa 7 miliardi di anni fa.

L'evento è stato registrato grazie al segnale di onde gravitazionali catturate dai rivelatori Advanced Virgo, dell'Osservatorio Gravitazionale Europeo (Ego) e dai due interferometri di Advanced Ligo, negli Stati Uniti. La scoperta è stata pubblicata sulle riviste Physical Review Letters e Astrophysical Journal Letters.

Un buco nero di massa intermedia 

Il buco nero che ha avuto origine  avrebbe una massa pari a 142 volte quella del Sole e sarebbe il primo di una tipologia intermedia di buchi neri tra le 100 e le 1.000 masse solari.
È nato dalla fusione di due buchi neri che hanno la massa pari a 66 e 85 masse solari: fusione che è stata identificata dai fisici grazie alle increspature nel tessuto dello spazio-tempo, prodotte nei momenti finali della fusione, le cosiddette onde gravitazionalo.

Ad attirare l'attenzione degli astrofisici il fatto che il buco nero risultante dalla fusione appartenga alla classe dei "buchi neri di massa intermedia".

Come con i Lego 

Un vero e proprio mistero per astrofisici e cosmologia oggi, capire come si formano buchi neri super massicci, cioè milioni di volte più pesanti del Sole, al centro delle galassie. Fra le ipotesi in campo vi è proprio quella che nascano da buchi neri di massa intermedia. "Forse  - sostiene l'astronomo di Harvard, Avi Loeb - è come giocare a Lego, i piccoli blocchi si combinano per diventare più grandi e a loro volta si combinano tra loro per diventare ancora più grandi". 


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