Rassegna

Voci di colpo di stato: la Cina oscura i social network

Sina Weibo' e 'Tencent QQ' sono stati costretti a sospendere le loro attività dalle autorità di Pechino

I due principali siti di microblogging in Cina, 'Sina Weibo' e 'Tencent QQ' sono stati costretti a sospendere le loro attività dalle autorità di Pechino, a seguito delle voci diffuse una decina di giorni fa sull'imminenza di un golpe militare. I due giganti del Web hanno riferito che le misure restrittive resteranno in vigore fino al 3 aprile, mentre lo State Internet Information Office (Siio) e la polizia cinese hanno arrestato sei persone e chiuso un'altra quindicina di siti accusati di "fabbricare o diffondere notizie false online".

Tutto è partito con la cacciata di Bo Xilai, uno dei leader emergenti del partito comunista, candidato a entrare tra i nove potenti del Paese. Tra martedì 20 e mercoledì 21 marzo è cominciata a girare la voce di un golpe in Cina e che Bo avrebbe comprato armi. Le voci sono state poi smentite, principalmente perché non hanno avuto riscontri nella realtà e la fonte ha utilizzato foto di auto militari che si sono rivelate false.

(fonte foto: Cnn)


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