Donna incinta appesa alla finestra del Bataclan: "Salva grazie a un vero eroe"
Il quotidiano La Provence è riuscito a mettersi in contatto con "l'eroe" del Bataclan, che racconta: "Quella ragazza implorava aiuto, eravamo a 15 metri dal suolo. L'ho aiutata a rientrare poi non l'ho più vista. Poi sono tornato al mio nascondiglio: un terrorista mi ha trovato e ha puntato la canna di un kalashnikov contro la mia gamba"
Le immagini della donna appesa a una delle finestre del Bataclan di Parigi nei minuti della strage, e che viene salvata da una persona che la prende per le mani e la trae in salvo, sono uno dei simboli degli attacchi a Parigi. La donna urlava: "Sono incinta. Aiutatemi".
Uno sconosciuto l'ha salvata, e ha salvato anche il bimbo che la donna porta in grembo. Ha fatto appello ai social network per ritrovare quella persona senza nome a cui deve la vita.
Il post è stato condiviso da tante persone, e ha raggiunto il fratello del protagonista, che ha confermato: "È riuscito a scappare e a mettersi in salvo". Nessuno dei protagonisti di questa vicenda ha voluto rivelare la propria identità: due anonimi simboli universari dell'umanità che non si arrende, nonostante l'orrore.
Il quotidiano La Provence è riuscito a mettersi in contatto con "l'eroe" del Bataclan, che racconta: "Quella ragazza implorava aiuto, eravamo a 15 metri dal suolo. L'ho aiutata a rientrare poi non l'ho più vista. Poi sono tornato al mio nascondiglio: un terrorista mi ha trovato e ha puntato la canna di un kalashnikov contro la mia gamba". E' vivo per miracolo, e sotto shock.
Al Bataclan i terroristi hanno ucciso 89 persone.
L'APPELLO PER RITROVARE L'EROE DEL BATACLAN