Rassegna

Picchiate brutalmente dai vicini di casa perché lesbiche e sposate: "Abbiamo paura"

Linda ed Emanuela, 41 e 50 anni, se ne andranno da Baldichieri, paese in provincia di Asti. La solidarietà non è mancata dopo la violenta aggressione

Linda ed Emanuela dopo l'aggressione - FOTO DA LA STAMPA

Questione di giorni, e Linda ed Emanuela, 41 e 50 anni, se ne andranno da Baldichieri, paese in provincia di Asti. Lesbiche e sposate, sono state brutalmente aggredite dai vicini di casa. Un'agghiacciante atto di violenza di carattere omofobico, di cui portano i segni sul volto e sul corpo. La foto pubblicata da La Stampa parla da sola.

"Ho bussato al vicino di pianerottolo per accordarsi sul sale da gettare lungo le scale, per evitare le cadute a causa del ghiaccio. Senza motivo, sono stata trascinata dentro l’alloggio per i capelli e in pochi minuti bersagliata da pugni e calci in viso e sui fianchi" racconta Emanuela. A quel punto Linda, sentendo le urla, si è precipitata per soccorrere la sua compagna. 

"Emanuela era in una pozza di sangue. E continuavano a tenerla per i capelli": in qualche modo Linda è riuscita a scappare contattare il 112. I carabinieri della stazione di Baldichieri, giunti subito sul posto, hanno contattato l’ambulanza e portato le due donne al pronto soccorso di Asti. La prognosi è di circa 20 giorni.  "Di sicuro non è stato solo quel singolo episodio a scatenare la furia del nostro vicino che non ha mai accettato che io ed Emanuela fossimo sposate e vivessimo insieme. Siamo omosessuali e questo da ancora fastidio".

La solidarietà non è mancata dopo la violenta aggressione. La loro è stata la prima unione civile del paesino in provincia di Asti: "Molte persone ci vogliono bene, tanti sono venuti a trovarci dopo l’aggressione ma c’è ancora chi non capisce. Se andiamo in giro per strada mano nella mano molti ci guardano, le malelingue parlano e più di una volta abbiamo dovuto chiedere che la smettessero". La Repubblica aggiunge:

Tra la coppia e i loro dirimpettai i rapporti sono stati sempre piuttosto tesi. "Li ho sentiti una volta mentre dicevano: 'quelle due lesbiche rompono il c...'", spiega Linda. E aggiunge: "Un’altra volta mi ha fermato in cortile chiedendomi chi delle due facesse il marito".

Linda ed Emanuela Pines hanno presentato denuncia, e ora andranno a vivere a qualche chilometro di distanza. "Preferiamo mettere un po’ di chilometri tra noi e loro - dice Linda a Repubblica - Io da quella notte non dormo. Continuo a rivedere la scena di quella sera e a sentire le grida di mia moglie. Dopo quell’aggressione sono stata anche minacciata. Mi hanno detto che non dovevamo raccontare quello che era successo".

La Cgil ha condannato duramente l'episodio. "Non ci sono dubbi. E’ stato l’odio e la violenza di carattere omofobico a spingere i due uomini a malmenare violentemente le due donne conviventi Il pretesto è stato un piccolo screzio condominiale, ma la violenza non lascia dubbi sulle reali intenzioni - commenta Patrizio Onori, responsabile dell’ufficio nuovi diritti della Cgil di Asti - Il contrasto alla violenza di genere ed omofobica è una questione urgente nel nostro Paese ma la classe politica pare ignorare del tutto il problema".


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