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Martina, caduta dal balcone per sfuggire allo stupro: possibile pena scontata per i colpevoli

In appello prescritta l’accusa di "morte in conseguenza di altro reato". Il processo a carico di Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni, condannati in primo grado a sei anni, è stato rinviato al 2020

Martina Rossi

In primo grado erano stati condannati a sei anni per tentata violenza sessuale e morte come conseguenza di altro reato. Ma in appello il secondo reato è stato dichiarato prescritto. Martina Rossi, studentessa genovese di 20 anni, precipitò dal balcone di una camera di albergo a Palma di Maiorca. Era il 3 agosto 2011. A processo erano finiti Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni, due ragazzi aretini (di Castiglion Fibocchi) accusati di aver tentato di violentarla.

Per sottrarsi allo stupro - questa la ricostruzione della procura - Martina precipitò dal balcone. In caso di una condanna anche in appello, la pena per i due imputati si dovrebbe quantomeno dimezzare.

Martina Rossi, prescritta un'accusa per i due ragazzi imputati

Nel dettaglio, uno dei due reati per cui i ragazzi di Castiglion Fibocchi erano stati condannati a sei anni in primo grado è già caduto in prescrizione: si tratta della morte come conseguenza di altro reato (condanna a tre anni), aggravante dell'imputazione principale, la tentata violenza sessuale di gruppo (condanna ad altri tre anni). Secondo le motivazioni della sentenza di primo grado, la studentessa genovese morì cadendo dal balcone dell'hotel di Palma di Maiorca (dove era in vacanza) sfuggendo ad un tentativo di aggressione a sfondo sessuale.

Vista la prescrizione ormai sopraggiunta, si perderebbe l'urgenza del procedimento: così è stato deciso il rinvio del processo al 25 settembre 2020, con seconda udienza al 5 ottobre, per dare la precedenza ad altri procedimenti.

Aggiornamento - Martina, morta cadendo dal balcone in vacanza: il processo d'Appello anticipato a febbraio


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