Rassegna

Le ultime parole dell'uomo "invisibile": "Giovani, io vorrei riposarmi"

Addio a Franco Bomprezzi, il giornalista disabile che ha lavorato per diverse testate, occupandosi di cronaca. Un punto di riferimento per chi lotta per i diritti degli "invisibili"

Lo aveva scritto nel suo ultimo articolo, pubblicato sulla rivista mensile Superabile Magazine, su cui aveva una rubrica settimanale: "Con fantasia, ironia, leggerezza, coraggio, incoscienza, dobbiamo trovare altre chiavi di comunicazione". Con queste parole ci ha lasciato Franco Bomprezzi, giornalista disabile che ha passato tutta la sua vita a battersi per i diritti degli "invisibili". 

Affetto sin dalla nascita da osteogenesi imperfetta, malattia che l'avrebbe costretto su una sedia a rotelle per tutta la vita, fu caposervizio presso Il Mattino di Padova per molti anni. Collaborò anche con la redazione de Il Resto del Carlino, prima di trasferirsi a Milano, dove ricoprì la carica di caporedattore centrale in AGR. Rsponsabile per anni della comunicazione sociale per il Comitato Telethon Fondazione Onlus, entrò anche nel comitato scientifico della Fondazione Vodafone Italia.

Nel 2007 fu nominato cavaliere della Repubblica dal presidente Giorgio Napolitano. E' morto all’ospedale Niguarda di Milano, dove era ricoverato da tempo, a causa di un'embolia polmonare. 


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