Rassegna

A 103 anni riceve il vaccino ma viene criticato sui social: la risposta epica di "nonno Basilio" agli haters

Sopravvissuto al lager, l’anziano non poteva lasciarsi impressionare da quattro "leoni da tastiera". E infatti…

Nonno Basilio

Perfino lui è finito nel mirino degli “haters”. Parliamo di “nonno Basilio” (all’anagrafe Basilio Pompei) l’anziano residente nella Rsa “Villa San Biagio” di Dicomano (Firenze), che qualche giorno fa, a 103 anni, ha ricevuto il vaccino anti-Covid. La notizia è finita su (quasi) tutti i giornali e non solo per l’età dell’anziano. “Nonno Basilio” è stato infatti uno dei tanti soldati italiani catturati, rastrellati e deportati nei territori del Terzo Reich nei giorni che seguirono all’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre 1943.

Rinchiuso per due anni in un campo polacco, riuscì a fare ritorno in patria solo al termine di un viaggio lungo e rocambolesco. Sulla sua vicenda ha anche scritto il memoir “Diari di guerra e di prigionia” insieme ai suoi compagni di sventura Elio Materassi e Antonio Ponzalli. Insomma, parliamo di un uomo sopravvissuto all’orrore nazista. Eppure sui social, come riporta “La Nazione”, qualcuno ha avuto da ridire. ‘Le cavie servono…’; ‘Facciamo morire i quarantenni e vacciniamo i centenari…’. Per qualcuno “nonno Basilio” quella dose avrebbe dobuto lasciarla a chi è più giovane di lui.

La risposta di "nonno Basilio" agli odiatori social

L’anziano però non si è scomposo più di tanto. È scampato ai campi di concentramento, figurarsi se poteva lasciarsi impressionare da quattro “leoni da tastiera”. “Per me non fa nessuna differenza” la risposta dell'anziano. “A 103 anni di vaccini ne ho fatti di tutti i colori e questo non aveva niente di diverso dagli altri. Se poi qualcuno scrive o commenta, io non ho proprio nulla da dire…". A 103 anni “nonno Basilio” dimostra un acume e una saggezza invidiabili. “Ho girato tutta l’Europa , ho fatto il militare in un sacco di posti. Di questa storia non ne so niente Io ormai sono come una pianta inerte, che non si cura di nulla". Di fronte a una risposta così, non possiamo fare altro che toglierci il cappello.  


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