Rassegna

Entra in commissariato e dice "polizia di m...a": denunciato rettore della Sapienza

Luigi Frati ha cercato di portare via dagli uffici del commissariato di polizia interno alla Sapienza un romeno, fermato dagli agenti e sotto interrogatorio per ricostruire una strana vicenda di volantinaggio elettorale. Lo racconta il quotidiano Repubblica in un articolo di Corrado Zunino

Il rettore Luigi Frati in una foto d'archivio

I fatti sono accaduti l'8 luglio, ma i dettagli emergono solo in questi giorni. Un po' di contesto: siamo all'Università La Sapienza di Roma, la terza più grande d'Europa.

E' una campagna elettorale avvelenata da mesi: sei candidati (due sostenuti da Frati, tre apertamente contrari, uno agnostico) si stanno contendendo la prossima reggenza della Sapienza: le elezioni inizieranno il 23 settembre prossimo.

Nel corso della campagna elettorale per il rinnovo del rettore il rettore stesso, Luigi Frati, ha cercato di portare via dagli uffici del commissariato di polizia interno alla Sapienza un romeno, fermato dagli agenti e sotto interrogatorio per ricostruire una vicenda di volantinaggio elettorale all'interno dell'università contro uno dei candidati, il professor Giancarlo Ruocco. Lo racconta il quotidiano Repubblica.

Frati, si legge nei verbali, è entrato nel "commissariato universitario", ha fatto qualche domanda al piantone e dopo aver avvistato un giovane straniero seduto di fronte al commissario Mario Spaziani ha chiesto agli agenti che gli fosse consegnato.

"Questa è la Sapienza, fino a prova contraria, e di questa università sono il responsabile fino alla fine di ottobre. Lasciate stare gli innocenti, quest'uomo non ha fatto niente di male. Piuttosto - ha aggiunto - andate a sgombrare gli studenti che occupano abusivamente il Lucernario". Una richiesta presentata in modo aggressivo, alla quale i poliziotti hanno risposto spiegando al rettore che non poteva restare lì poiché c'era un interrogatorio in corso.

Il rettore avrebbe continuato sulla sua linea:

"Questa è la mia università", e ha preso per un braccio il romeno. C'è stata una reazione dei poliziotti e un accenno di spinte e resistenze fino a quando Frati non ha mollato la presa ed è uscito dagli uffici commentando ad alta voce: «Polizia di m...». Il commissario Spaziani ha contattato rapidamente il questore, che ha chiesto prima un rapporto preciso e quindi ha invitato il commissario a firmare una denuncia penale nei confronti del professor Frati: abuso d'ufficio, resistenza e calunnia (riferito, appunto, al «Polizia di m...») sono i reati contestati.

Il 10 luglio, un funzionario della Digos ha consegnato a Frati la denuncia presentata dalla polizia di Roma