Rassegna

Parlamento Ue, polemiche su cene e rimborsi dell’estrema destra. La Lega: "Noi non coinvolti"

Secca smentita della Lega dopo un articolo del quotidiano Le Canard Enchainé

Il leader della Lega Nord Matteo Salvini con quella del Front National, Marie Le Pen in occasione del congresso ENF, Europe Nations and Freedom, 29 January 2016. ANSA / MATTEO BAZZI

"Spese pazze" per Salvini in Europa? Il gruppo al Parlamento europeo "Europa delle Nazioni e delle libertà" - di cui il segretario della Lega è vicepresidente - è finito sotto accusa per rimborsi spese (secondo chi accusa) "non conformi e migliaia di euro di spese che infrangono le regole".

Del gruppo "Europa delle Nazioni e delle libertà" fanno parte - oltre agli eurodeputati del Carroccio - i rappresentati del partito di estrema destra francese Front National guidati da Marine Le Pen, i rappresentanti del FPÖ austriaco e del Partito olandese per la libertà (PVV) guidati da Geert Wilders.

Il settimanale satirico francese Canard Enchainé afferma come Le Pen e Salvini avrebbero messo in conto al gruppo parlamentare una cena in due locali molto esclusivi della capitale, il ristorante Ledoyen vicino agli Champs-Elysées (400 euro a testa) e il pluristellato L’Ambroisie in place des Vosges (449 euro a persona). 

Secca smentita della Lega: "Nessun eletto della Lega coinvolto"

"Sulle presunte cene rimborsate dal gruppo Enf - spiega la Lega - al contrario da quanto riportato da alcuni giornali, Matteo Salvini non vi ha mai partecipato né a Parigi, né altrove. Stesso discorso per gli altri parlamentari e componenti dello staff della Lega. Gli uffici legali del partito procederanno a presentare querela nei confronti di Repubblica, Corriere e tutte le testate che continueranno a pubblicare queste notizie false e prive di ogni fondamento".

"Come si evince dal documento, già pubblicato ieri, da Politico.eu, infatti, nessun eletto della Lega, nè alcun componente dello staff, sono coinvolti e citati nelle contestazioni relative ai budget del Parlamento Europeo". conclude la Lega in una nota.

Arriva anche la replica di Marine Le Pen che su Twitter bolla la notizia come una fake news.

In totale al gruppo ENL vengono contestate 388.280 euro "per spese in violazione delle norme sul appalti pubblici" e oltre 38mila euro "per spese non sostenute da documenti giustificativi adeguati".

Dell'inchiesta aperta su Lega e Front National aveva già parlato EuropaToday. Tutto è nato da un approfondimento dalla commissione per il controllo dei bilanci dell'Eurocamera su di una serie di presunte irregolarità emerse nelle spese del gruppo Enl.


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